Ci fu un attimo di smarrimento, di risatine soffocate, una imbarazzata richiesta di scuse…Ma poi, riflettendoci, si riconobbe che la “papera” del prete era, senza volerlo, indovinata; un congedo insolito, sì, ma perfettamente azzeccato e pastoralmente valido. Al termine della Messa, due sposi non si erano sentiti dire, come sempre: “La Messa è finita; andate in pace”; ma “la pace è finita, andate a Messa”.
Durante il pranzo nuziale, infatti, il significato alla “papera” fu trovato e spiegato: Con il matrimonio è finita la pace dell’individualismo; la pace chiusa e protesa a difendere l’intimità egoistica, il voler tutto per sé, il pretendere il “rispetto” dei propri confini.
Ora, per vivere la pace a due, non è sbagliato il richiamo ad andare a Messa. Il matrimonio è una conquista quotidiana, un indirizzo nuovo da dare alla propria volontà, un grande dono di Dio da vivere alla luce della Parola di Dio e con la forza del Pane Eucaristico che è per antonomasia pane di comunione.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.