Casa di preghiera e di lode

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Lasciamoci trasportare dall’immaginazione e saliamo a Gerusalemme per entrare nel tempio che il re Salomone, figlio di Davide, aveva innalzato alla gloria di Dio, e che dominava tutta la città. Era lì che ogni buon israelita sin da bambino era educato all’annuale pellegrinaggio. Anche Gesù, dodicenne, vive, nel Tempio, un momento che segnerà fortemente il suo futuro, tra la meraviglia e lo stupore dei suoi genitori. Tornato poi, da adulto, a Gerusalemme, in una sua visita al Tempio, constata con dolore e con severità che quella casa di preghiera era stata trasformata in luogo di commercio e di mercato. 

Meditazione

Ogni esperienza religiosa, personale o comunitaria, vive non soltanto nella coscienza e nel cuore dell’umanità, ma si serve di luoghi e di segni che, ritenuti sacri, diventano ambienti di accoglienza, di socializzazione e, soprattutto, di preghiera e di invocazione a Dio. Quanto narra la Scrittura al riguardo è racchiuso nelle pagine che raccontano il desiderio e la gioia di poter adorare il Signore nel suo tempio. Desiderio e gioia che nessuna vicenda storica ha mai potuto far dimenticare, come appunto narrato nel brano biblico di questo giorno a proposito della ricostruzione della casa del Signore ad opera di Giuda Maccabeo. Anche noi cristiani conserviamo, custodiamo e continuiamo a costruire le nostre chiese, perché esse rappresentano per noi il luogo dove poter vivere la presenza del Signore nei segni sacramentali e sperimentare la bellezza dello stare insieme. Per questo siamo chiamati a vigilare onde non correre il rischio di trasformare questi ambienti in luoghi chiassosi e rumorosi, in “agenzie” ove talvolta si indulge a logiche commerciali (spesso celate nella parola “offerte”) e a qualche concessione al lusso e allo sfarzo, ma in ambienti semplici ed essenziali, che consentano quell’adorazione “in spirito e verità” di cui parlava Gesù alla donna samaritana. La chiesa, in quanto edificio fatto di pietre, deve riflettere una comunità fatta di pietre vive. Il nostro impegno è quello di essere la Chiesa voluta dal Signore, guidata dalla luce della Parola e sostenuta dalla forza del Pane. La memoria di canta Cecilia, che la chiesa oggi celebra, ci spinga a chiederne l’intercessione perché dalla comunità dei credenti e dei redenti salgano a Cristo la preghiera e la lode. 

Preghiera

Signore Gesù, aiutaci a vivere con sincerità e con verità i momenti nei quali come tuoi discepoli ci ritroviamo l’uno accanto all’altro nelle nostre chiese, desiderosi soltanto di ascoltarti, di nutrici di te e di raccontarti a quanti incontriamo sul nostro cammino. 

Agire

Oggi, se puoi, entra in una chiesa e, seduto o in piedi o in ginocchio, raccogliti in te stesso, contempla Gesù e prega. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo eletto di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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