Il superamento traboccante del milione di firme raccolte per ‘Uno di noi’ è il segno tangibile dell’alta attenzione alla questione della vita in Italia e in tutta Europa. A consegna avvenuta complessivamente sono state raccolte quasi 1 milione e novecentomila firme.
L’Italia si conferma motore trainante della campagna ma il costante e inarrestabile aumento delle sottoscrizioni in tutti i Paesi dell’Unione Europea dimostra come questa iniziativa non capiti per caso ma si innesti su una connaturata sensibilità popolare per questi temi che ha trovato il modo di esplicitarsi in pienezza grazie a questa mobilitazione. Stiamo accumulando un patrimonio di coscienza e ricettività nei popoli che non va dato per scontato, né disperso dopo questa occasione.
Dietro ogni firma di sostegno c’è un volto, una persona che ribadisce il suo sì alla vita e più precisamente il riconoscimento della dignità umana dell’embrione. Come associazioni, movimenti, laici gridiamo dall’Europa , questa Europa, luogo così autorevole e rappresentativo di una grande storia , la nostra storia europea, gridiamo la bellezza della vita, l’affermazione della persona fatta di relazioni, riconosciuta in un popolo. Questa iniziativa da’ voce ad un popolo. Non dimentichiamolo mai !
Il Comitato Italiano “Uno di Noi” ha lanciato una sfida per tutti. Non si tratta di una difesa di valori astratti ma occasione di riflessione sulla vita, sulla famiglia, sulla società che vogliamo costruire per il futuro. La battaglia per il riconoscimento dell’embrione è una questione laica, non ideologica e di parte. Interessa l’uomo, la donna, tutti. Interpella tutti provocando una posizione a difesa della vita e della sua dignità.
Le persone rispondono, esprimono attraverso la firma ciò di cui sono fatti, escono da una solitudine di pensiero oggi molto preoccupante. Difendere la vita in ogni fase dal concepimento alla fine naturale è costruire un pezzo della nostra storia non solo italiana ma europea , di questa nostra Europa così travagliata.
La campagna “Uno di noi” pone al centro la persona, nella sua totalità e nel suo diritto a crescere, a vivere, a essere cittadino a pieno titolo del mondo. Con questa convinzione comune e condivisa è stata sostenuta questa iniziativa proposta dal Movimento per la Vita ma poi accolta da circa trenta Associazioni e i Movimenti che ad aprile hanno costituito il Comitato Uno di noi per un lavoro di strategia molto vivace e molto interessante. L’Italia associativa, della società civile ha lavorato tanto, in sinergia, in un clima di confronto, costruendo relazioni, mai di scontro. La vita è un bene prezioso che ci deve arricchire creando sempre occasioni di unità nella verità.
Così l’intuizione di un grande movimento come il Movimento per la Vita ha potuto diventare intuizione e lavoro associativo di tutti. Ci domandiamo per quale obiettivo ? Senz’altro raggiungere come è ampiamente avvenuto, il traguardo del milione di firme ma ancor più imparare a confrontarci, stimarci a vicenda lavorando per il bene comune.
Dopo il traguardo fantastico ora guardiamo con attenzione all’Europa con tutti gli altri movimenti europei, seguiremo passo dopo passo i punti previsti dalla stessa Iniziativa Cittadini Europei, quella che consideriamo la fase due della bellissima iniziativa.
Ogni firma è preziosa e non deve andare perduta a testimonianza della generosità di tutti gli Italiani. Attraverso le firme abbiamo ricevuto un mandato, si è costituito pian piano un popolo, il popolo di Uno di Noi-One of Us. Un grazie alle famiglie, alle parrocchie che sono famiglie di famiglie, alle scuole e ad ogni luogo in cui è stata fatta la proposta di una firma. Una firma che io amo definire una firma di dialogo, una firma di incontro.