Si è spenta oggi, a 93 anni, Marianna Popiełuszko, la madre del Beato Jerzy Popiełuszko, presso l’Ospedale della città polacca Bialystok.Marianna era nata il 1° giugno 1920, in una regione rurale di Bialystok. Sposata all’età di 22 anni, durante la guerra, ha dato alla luce cinque figli, due dei quali sono morti: la figlia di due anni, e Jerzy, il prete martire del sistema totalitario, divenuto un simbolo della resistenza durante i tempi bui del regime comunista.
Nel 2006, il presidente della Polonia, Lech Kaczynski, aveva assegnato a Marianna Popiełuszko la Croce con la Stella dell’Ordine della Rinascita della Polonia. La figura della donna aveva affascinato e incuriosito diversi giornalisti e scrittori e numerose sono state le pubblicazioni a lei dedicate.
Tra queste, Milena Kindziuk, giornalista di “Niedziela” e autrice del libro “Popiełuszko”. Intervistata da KAI (Agenzia delle Informazioni Cattoliche in Polonia), la scrittrice ha dichiarato: “Non ci sarebbe don Jerzy senza la fede e la fiducia della madre Marianna, che ha perdonato gli assasini del suo figlio”.”Marianna Popiełuszko – ha aggiunto – ha insegnato ai suoi figli la fede, la preghiera. Quando il figlio Jerzy è entrato in seminario, lei ha detto di aver dato con tutto il cuore suo figlio alla Chiesa. Ha approvato infatti tutte le decisioni dei Superiori della Chiesa, anche quelle che non la convincevano”.
“La fede era il centro della sua vita – ha detto Kindziuk -. Dopo la morte di don Jerzy, sua madre è stata la vera testimone della missione di suo figlio. Partecipava ogni anno al Pellegrinaggio degli Operai a Jasna Góra. E il 18 settembre 2004 aveva preso parte anche al VIII Pellegrinaggio del Settimanale Cattolico “Niedziela” e i suoi collaboratori al Santuario di Madonna di Częstochowa. In quell’occasione, Marianna ricevette da mons. Ireneusz Skubiś, capo redattore della rivista, la Medalglia Mater Verbi”.
Per Marianna non fu facile vedere uccidere il proprio figlio Jerzy a soli 37 anni dal regime comunista. Ai funerali del sacerdote parteciparono più di 400.000 persone. In questi anni, 17 milioni di persone hanno visitato la sua tomba, e ogni 19 ottobre si tiene una veglia di 24 ore per ricordarlo. Eroe nazionale polacco, Jerzy Popiełuszko è stato riconosciuto dalla Chiesa cattolica come martire ed è stato beatificato a Varsavia, il 6 giugno 2010, nella piazza intitolata al Maresciallo Piłsudski.
“Da bambino – raccontava Marianna Popiełuszko in un’intervista del 2010 a “Niedziela” – don Jerzy pregava in casa con tutta la famiglia. Abbiamo pregato sempre tutti insieme. Ogni mercoledi pregavamo davanti all’immagine di Maria del Perpetuo Soccorso, ogni venerdi la preghiera si svolgeva davanti al Sacro Cuore di Gesù, mentre il sabato davanti alla Madonna di Czestochowa”.
Nell’intervista, Marianna ricordava anche che a Niepokalanów (Città dell’Immacolata), nei pressi di Varsavia, c’è una comunità religiosa cattolica fondata nel 1927 da padre Massimiliano Kolbe, che era il luogo privilegiato di padre Popiełuszko. Per Jerzy, san Massimiliano Kolbe era il più grande esempio di sacerdote.
“La morte di don Jerzy – diceva la madre del sacerdote – è stata per me il dolore più grande. Ma non giudico nessuno. Dio giudica. La gioia grande sarà per me quando le persone che hanno ucciso don Jerzy si convertiranno”. Alla domanda se pregasse per l’intercessione del figlio, la donna rispose: “Io prego Dio. Bisogna pregare ogni giorno. Tante volte ho pregato per l’intercessione di don Jerzy, mio figlio, e mi ha aiutato. Lui sapeva che Dio è la presenza più importante nella vita”.
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Ricordiamo l’intervista in quattro parti rilasciata da Marianna Popiełuszko a ZENIT nel marzo scorso:
1) http://www.zenit.org/it/articles/marianna-popieluszko-racconta-il-martirio-di-don-jerzy-prima-parte
3) http://www.zenit.org/it/articles/marianna-popieluszko-racconta-il-martirio-di-don-jerzy-terza-parte