Campioni di successo e di umanità (Seconda Parte)

Intervista a Riccardo Lo Faro, ideatore dell’iniziativa Usa che celebra l’eccellenza italiana

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Nasce negli Stati Uniti l’iniziativa “PrimiDiecy Society” che si propone di celebrare ogni anno “l’eccellenza italiana del terzo millennio”. Il prossimo 22 novembre si terrà la presentazione ufficiale nella Grande Mela. Dopo aver presentato l’evento, ZENIT ha intervistato l’ideatore Riccardo Lo Faro, giornalista e scrittore italiano, “trapiantato” negli Stati Uniti.

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Dove si terrà la presentazione di “PrimiDiecy Society”?

Lo Faro: A New York, nel corso dell’annuale  Serata di Gala della Camera di Commercio Italy-America di New York. Un evento tradizionalmente  importante nella comunità italiana negli Stati Uniti, che già di per sé, ogni anno, richiama l’attenzione del pubblico, con la presenza della stampa, tv USA, italiana e internazionale, con 600 invitati vip, istituzioni, aziende eccetera. Quest’anno, grazie al presidente della camera di Commercio Italy-America, dottor Claudio Bozzo,  la celebre serata di Gala ha voluto aprire le porte anche alla nostra iniziativa. Il dottor Bozzo si è subito dimostrato entusiasta della nostra idea,  l’ha appoggiata al punto da patrocinare anche un nuovo settore riservato ai giovani professionisti italiani e italo-americani, settore che abbiamo chiamato “PrimiDieci-Under Forty”,cioè fino ai 40 anni di età.

Come si articolerà la cerimonia di presentazione?

Lo Faro: Ai partecipanti a quella Serata di Gala, e ai rappresentanti dei mass media internazionali, verrà illustrata  l’iniziativa in tutte le sue sfaccettature e programmi. Verranno presentati anche i due volumi con le biografie  dei “PrimiDieci” e dei “PrimiDieci-Under Forty”. Si tratta di due eleganti volumi contenenti dieci brevi biografie delle persone scelte, arricchite da fotografie a colori ed approfondimenti, pubblicate in due distinte versione: inglese ed italiano. E verranno naturalmente festeggiati  i protagonisti, come è giusto fare e come meritano. Madrina della serata, la contessa Francesca Baldeschi Balleani, che da almeno mezze secolo rappresenta la cultura italiana negli USA. 

Quali saranno i programmi annuali della Society?

Lo Faro: Per tenere vivo lo spirito della nostra iniziativa, non dobbiamo limitarci alla annuale premiazione. Ma anche nel corso dell’anno ci saranno varie occasioni perché questi “campioni di eccellenza” vengano conosciuti:  presentazione in varie sedi dei libri che raccontano la loro storia, partecipazione a programmi televisivi, conferenze, dibattiti, negli Stati Uniti e anche in Italia. In Italia, la Rai sta organizzando una trasmissione specifica sui “PrimiDieci 2013”. Durante la prossima estate, a Cortina d’Ampezzo, terremo una settimana di dibattiti sull’argomento con la partecipazione naturalmente dei  nostri protagonisti”.

Chi sono i “PrimiDieci 2013?

Emilio Bizzi, neuroscienziato, uno dei più celebri studiosi del cervello che si siano oggi al mondo. Accademico dei Lincei, è anche membro della “American Academy of Arts and Sciences”, di cui è stato pure presidente. La sua esistenza è costellata di incarichi scientifici ad alto livello:   professore del “MIT Institute”, ricercatore del “McGovern Institute” e professore di Scienze del Cervello e Comportamento Umano presso Eugene McDermott. In tutte le sue attività professionali e in tutte le sue opere scientifiche egli ha sempre avuto una  particolare attenzione verso i giovani.

Luca Cicalese e sua moglie Cristiana Rastellini. Lui è un celebre chirurgo dei trapianti, professore di Dipartimento di Chirurgia, direttore del “Texas Transplant Center”; e lei, medico, docente universitaria, ricercatrice e pioniere di una particolare tecnica di trapianto di insule pancreatiche (lobo della corteccia cerebrale),  fondamentale per la ricerca sul diabete. Hanno quattro figli e formano una coppia invidiabile nella ricerca scientifica come nella vita familiare.

Bruno Serato, chef, proprietario di uno dei più rinomati ristoranti di Los Angeles, il “Anaheim White House”, frequentato dai divi di Hollywood. Veneto d’origine, Bruno Serato è nato a San Bonifacio, in provincia di Verona, e giovanissimo è emigrato in America in cerca di fortuna. Ha cominciato come lavapiatti ed è diventato uno chef di fama mondiale.  Ma è anche un campione di generosità, impegnato nella distribuzione di centinaia di pasti giornalieri gratuiti ai bambini disagiati dell’area del sud California. Per questo, nel 2010, la rivista americana “People”  lo ha inserito nella lista dei “Sei Eroi degli Stati Uniti” e, nel 2011, la Cnn lo ha scelto per la sua “Top 20 Heores 2011”, dedicata alle persone che con il loro impegno tentano di cambiare il mondo.

Matilda Cuomo, moglie dell’ex governatore dello Stato di New York, fondatrice e presidente di “Mentoring USA” e del “Mentoring USA-Italia”, fondazioni contro il disagio giovanile.

Arturo di Modica, scultore siciliano, autore di opere ciclopiche, diventato famoso per i suoi “tori”:  quello simbolo  della Borsa di New York, e quello recentemente installato davanti alla Borsa di Shanghai

Federico Faggin, di Vicenza, da oltre 30 anni negli USA. Padre del primo microprocessore (Intel 4004), ha ricevuto la National Medal of Technology and Innovation, massima onorificenza statunitense per la tecnologia e l’innovazione.

Dante Ferretti , scenografo celeberrimo, tre volte premio Oscar con “The Aviator” e “Hugo” di Martin Scorsese e “Sweeney Todd” di Tim Burton.

Marco Marinucci,  ingegnere e  manager di Google.  Marco ha preso un Master in Ingegneria con specializzazione in Intelligenza Artificiale all’Università di Genova e poi è partito per il mondo.  E’ vissuto in Spagna e in Francia, prima di approdare a Google e stabilirli in California, a San Francisco. E’ il fondatore e direttore esecutivo di “Mind the Bridge” ed è responsabile del “Google’s content partnerships activities” in diversi Paesi.

Renato Turano,  calabrese di Castrolibero, emigrato con la sua famiglia negli Stati Uniti d’America nel 1950, quando aveva otto anni.E’ laureato in Economia, ha conseguito un master in Business Administration all’Università di Chicago  e ed è stato insignito di un Dottorato Honoris Causa dall’Università del Wisconsin-Parkside.  Imprenditore,  è a capo della più grande azienda di produzione di pane artigianale del Nord America. E’ un punto di riferimento di tutti i concittadini  della comunità italiana in Nord America.

Mariuccia Zerilli Marimò, baronessa, conosciuta in America come “la leonessa della cultura italiana”. Fondatrice della  “Casa Italiana” presso la New York University,  sede della cultura italiana nella Grande Mela, ha speso la sua esistenza a  promuovere, attraverso prestigiosi eventi, tutte le forme d’arte del nostro paese. Ci sono poi i “PrimiDieci-Under Forty”, cioè i giovani italiani e italo-americani, che si stanno facendo onore in questo Paese e che, a loro volta, sono un grande esempio  di impegno professionale per le nuove generazioni.

Economicamente, come si sovvenziona un’organizzazione del genere?

Lo Faro: Premesso che è una iniziativa privata, va subito detto  che non è previsto alcun costo a carico delle personalità scelte. L’opera  editoriale si finanzia unicamente tramite il sottoscritto, i miei collaboratori ed alcuni selezionati sostenitori/sponsor a cui dedichiamo una pagina intera del libro. Su 240 pagine di libro, una ventina circa sono offerte ai nostri sponsor. Per regola fondamentale, nessuno sponsor può essere legato in alcun modo alle dieci personalità scelte.Nella preparazione di questa nostra iniziativa abbiamo incontrato ampia collaborazione, in particolare con il Ministe
ro degli Affari Esteri, con la Direzione Generale Sistema Paese, con l’Istituto per il Commercio Estero, con la Camera di Commercio Italy-America di New York, con i Consolati Generali di New York, Boston, Chicago, Miami, Houston, Los Angeles, San Francisco.

[La prima parte è stata pubblicata ieri, lunedì 11 novembre 2013]

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Renzo Allegri

*Renzo Allegri è giornalista, scrittore e critico musicale. Ha studiato giornalismo alla “Scuola superiore di Scienza Sociali” dell’Università Cattolica. E’ stato per 24 anni inviato speciale e critico musicale di “Gente” e poi caporedattore per la Cultura e lo Spettacolo ai settimanali “Noi” e “Chi”. Da dieci anni è collaboratore fisso di “Hongaku No Tomo” prestigiosa rivista musicale giapponese. Ha pubblicato finora 53 libri, tutti di grandissimo successo. Diversi dei quali sono stati pubblicati in francese, tedesco, inglese, giapponese, spagnolo, portoghese, rumeno, slovacco, polacco, cinese e russo. Tra tutti ha avuto un successo straordinario “Il Papa di Fatima” (Mondadori).

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