La notte della solennità di tutti i Santi, una folla immensa ha atteso nel cortile dell’Istituto “San Francesco di Sales” l’arrivo della reliquia di San Giovanni Bosco: una teca contenente il corpo del Santo custodito e venerato a Torino come la reliquia del braccio del Padre di giovani, quasi un simbolico scambio di amicizia e di accoglienza verso la gioventù.
Gli studenti del Liceo “Don Bosco” hanno accompagnato la reliquia con fiaccole nella Chiesa di Cibali, già colma di ex alunni, docenti, genitori e studenti che, nell’attesa, hanno partecipato ad un concerto di musica classica eseguito dall’Orchestra Sinfonica Catanese diretta dal maestro Fabio Raciti, ex alunno e genitore di uno studente del Liceo Don Bosco.
Le splendide armonie musicali dei brani antologici di Bellini, Verdi, Mascagni, Mozart, Gounod hanno preparato nella preghiera il momento magico dell’arrivo del Padre tra i suoi figli mentre il coro dei ragazzi della scuola media cantava “Don Bosco ritorna, tra i giovani ancor” e sono proprio i ragazzi, i giovani che attendono e accolgono il ritorno del Padre a Catania, dove Don Bosco venne nel 1879, aprendo la prima casa salesiana nell’oratorio “San Filippo Neri” in via Teatro Greco.
La Sicilia, dopo il Piemonte è la seconda regione dove si diffuse l’opera salesiana di Don Bosco, con i primi “educatori d’assalto”, come ha scritto Don Giuseppe Costa, salesiano, ora direttore della Libreria Editrice Vaticana. Essi hanno apportato notevoli benefici all’educazione e alla formazione di intere generazioni di giovani ed il carisma di Don Bosco “iniettato” dai primi salesiani provenienti da Valdocco, ha favorito un ricco incremento di vocazioni tra i giovani siciliani. In Sicilia l’opera educativa salesiana ha avuto un grande risveglio ma oggi, purtroppo, a causa della crisi delle vocazioni e della mancanza di risorse economiche, molte case salesiane stanno chiudendo, privando il territorio di una significativa e qualificata presenza di servizio.
Un’intensa e accorata preghiera è stata rivolta a Don Bosco perché non si perdano i ragazzi che si sono accostati alle scuole professionali salesiane che oggi, in grande difficoltà economiche e prive dei finanziamenti regionali, sono costrette a chiudere e a sospendere il servizio della formazione professionale.
Nell’occasione sono stati consegnati i premi “Don Bosco 2013” a tre ex alunni, i quali hanno sempre mantenuto alto nell’esercizio della professione il carisma di Don Bosco: un medico, Salvatore Castorina; un magistrato, Sebastiano Ardita; un giornalista, Salvo La Rosa.
La “buona notte salesiana” l’ha data l’ispettore Don Gianni Mazzali, dicendo il “grazie di Don Bosco”ai tanti giovani presenti e raccomandando di continuare ad essere “buoni cristiani e onesti cittadini” conservando sempre nel cuore gli insegnamenti di Don Bosco. Con la sua presenza Don Bosco raccomanda a tutti gli educatori: “Non temete; tutte queste difficoltà non sono insormontabili”. La sua presenza e la sua benedizione ci sprona ad andare avanti con tenacia e costanza.
Dopo la preghiera corale, invocando di “essere con l’aiuto di Maria Ausiliatrice: cristiani aperti e autentici, fedeli allo spirito della Chiesa, per il trionfo della giustizia e della pace nel mondo” è stata recitata la formula della “promessa” di “combattere l’ingiustizia, il ricatto e il compromesso; di promuovere la concordia, la fratellanza e la pace; di difendere la vita e la dignità dell’uomo, immagine di Dio”.
Il programma della visita della reliquia di Don Bosco a Catania è intenso. Visiterà il carcere di Bicocca, le case salesiane della Città, della provincia e della Sicilia orientale. Domenica 3 novembre al Palacatania interverrà anche il Rettor Maggiore Don Pascual Chiavez Villanueva per un incontro di festa con la Famiglia salesiana di Sicilia ed il giorno 11 novembre si svolgerà la solenne celebrazione in Piazza Duomo.
Giuseppe Adernò