"La vittoria dell'esperienza al di là dell'ideologia". Con queste parole la presidente del Meeting di Rimini, Emilia Guarnieri, ha tratto un sintetico bilancio a caldo di questa XXXIV edizione appena conclusa.

Durante la conferenza stampa di chiusura la presidente del Meeting ha dichiarato che gli ospiti della manifestazione hanno saputo pienamente cogliere l'essenza del tema di quest'anno: Emergenza uomo.

Una "emergenza" che si è concretizzata in circa 800mila presenze da oltre 80 paesi stranieri, oltre 3000 volontari, oltre 100 incontri, 5 grandi mostre, 7 esposizioni "Uomini all'opera", 23 spettacoli.

Chi è venuto a visitare il Meeting di quest'anno, lo ha fatto per darsi una risposta all'eterna domanda "come si fa a vivere?", ha commentato Guarnieri.

Ancora una volta il Meeting si è confermato "luogo di incontro, di dialogo e di amicizia reale su questioni reali, su temi di alta cultura e spiritualità e sui problemi del quotidiano".

Guarnieri ha ricordato il videomessaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, trasmesso il giorno di apertura del Meeting, in cui il capo dello stato invitava a reagire all'emergenza dell'"impoverimento spirituale, culturale, di motivazioni umane", salutando in tal senso con favore "il contributo che viene ai più alti livelli dalla Chiesa cattolica [...] che soltanto dei ciechi possono non vedere".

Questo ed altri interventi, ha sottolineato Guarnieri, sono la dimostrazione che "l'esperienza ha vinto ed è quello che ci aspettiamo sempre dal Meeting".

Soddisfazione è stata espressa dalla presidente del Meeting anche in merito alle firme raccolte nella petizione per la libertà religiosa nel mondo. "Non ricordo un personaggio che non l'abbia firmata", ha detto Guarnieri, auspicando che il tema "possa diventare uno dei punti qualificanti al prossimo semestre italiano di presidenza dell'UE".

La presidente del Meeting ha infine annunciato quello che sarà il tema della XXXV edizione, in programma dal 24 al 30 agosto 2014: Verso le periferie dell'esistenza. Il destino non ha lasciato solo l'uomo.
Si tratta di un tema, ha spiegato, che "riconferma il cuore, la centralità, il DNA del Meeting. Non c'è cuore umano che non batta".

Un tema che richiama un'immagine - quella delle periferie - assai cara a papa Francesco che nel messaggio augurale di inizio Meeting, aveva individuato come riflessione centrale del Meeting di quest'anno "l'urgenza di restituire l'uomo a se stesso, alla sua altissima dignità, all'unicità e preziosità di ogni esistenza umana dal concepimento fino al termine naturale".