Omettere o aggiungere il Gloria

Risponde padre Edward McNamara, L.C., professore di Teologia e direttore spirituale

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Nella sua rubrica di liturgia, padre Edward McNamara risponde oggi a due domande poste da lettori di lingua inglese. Entrambi i quesiti trattano il Gloria.

Quando un’ordinazione sacerdotale avviene in un giorno che non è festa o solennità, va cantato il Gloria? Il Rito dell’Ordinazione afferma soltanto che dopo la processione, “la liturgia della Parola si svolge secondo le rubriche”. In base a questo, non ci dovrebbe essere il Gloria quando la Messa avviene in un giorno di memoria liturgica. Tuttavia, in tutte le ordinazioni a cui ho partecipato è stato cantato sempre il Gloria, indipendentemente dalle rubriche. Come si spiega? — H.H., Berkeley, California (USA)

Quando c’è un battesimo durante la Messa domenicale, viene omesso oltre al saluto e al rito penitenziale anche il Gloria? — C.A., Townsville, Australia

Al n° 53,  l’Ordinamento Generale del Messale Romano dice:

“53.Il Gloria è un inno antichissimo e venerabile con il quale la Chiesa, radunata nello Spirito Santo, glorifica e supplica Dio Padre e l’Agnello. Il testo di questo inno non può essere sostituito con un altro. Viene iniziato dal sacerdote o, secondo l’occasione, dal cantore o dalla schola, ma viene cantato o da tutti simultaneamente o dal popolo alternativamente con la schola, oppure dalla stessa schola. Se non lo si canta, viene recitato da tutti, o insieme o da due cori che si alternano. Lo si canta o si recita nelle domeniche fuori del tempo di Avvento e Quaresima, e inoltre nelle solennità e feste, e in celebrazioni di particolare solennità.”

Conseguentemente, dal momento che l’ordinazione è senz’altro una celebrazione “di particolare solennità”, il Gloria può essere cantato o recitato in qualsiasi ordinazione, in cui la Messa rituale per l’Ordinazione può essere celebrata.

Una memoria obbligatoria non impedirà la celebrazione della Messa rituale, e quindi il Gloria può essere cantato. Questo è persino nel caso in cui, per una buona ragione, il vescovo abbia deciso di festeggiare il santo del giorno, piuttosto che la Messa rituale. I giorni in cui il Gloria andrebbe omesso durante un’ordinazione, come le domeniche di Quaresima e di Avvento, e il 2 novembre, di norma non vengono scelti per una celebrazione così festosa.

Quando è celebrato un battesimo durante la Messa, vengono omessi il saluto e il rito penitenziale, in quanto il rito dell’accoglienza dei bambini avviene all’inizio della celebrazione. Le rubriche dicono che va omesso anche il Credo, dal momento che la professione di fede da parte di tutta la comunità precede il momento del battesimo.

Dato che il rito del battesimo non fa alcuna menzione del Gloria, si deve presumere che esso non sia influenzato dalla celebrazione del sacramento e quindi segue le norme usuali per quanto riguarda l’essere cantato o meno. Allo stesso modo, il fatto che le rubriche di altri riti sacramentali, fra cui l’ordinazione, menzionino il canto del Gloria, se previsto, sembra suggerire che il battesimo non costituisca un’eccezione a questa regola generale.

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I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.orgSi chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

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ZENIT Staff

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