Lettura
La lettura tratta dal Libro dei Giudici, attraverso la vicenda miracolosa degli alberi, ancora una volta, diventa “manifesto” della potenza che Dio opera nel suo popolo attraverso i suoi profeti, che annunciano la strada giusta da seguire. Tutto il Libro dei Giudici è attraversato dalla grande consapevolezza che Dio indica sempre la strada giusta, manifestando la potenza del suo amore al suo popolo, e diventando rifugio e forza in ogni situazione.
Meditazione
Il Vangelo di Matteo, pur partendo da una parabola che sembra caricarsi di un taglio tutto sbilanciato sulla dimensione della giustizia, in realtà pone al centro, ancora una volta, una delicatissima questione, legata ad uno di quelli che sono i mali della nostra società e che, per riflesso, condizionano e contaminano la vita di ogni cristiano. Si tratta dell’“invidia”. Difatti, di sottofondo all’intera vicenda del padrone, degli operai e della vigna si nasconde il sottile filo nero dell’invidia, che annebbia ogni logica di giustizia e di rispetto umano, da un lato, e dall’altro, cancella tutto l’insegnamento di Gesù incentrato sull’amore per i fratelli. L’invidia è il “male dei mali”, che fin dall’origine della storia della salvezza ha segnato le vicende dell’uomo. All’origine vi è l’invidia perché l’uomo voleva essere come Dio. È chiaro, poi, come questo male, se lo vediamo applicato nelle nostre diverse realtà della vita quotidiana a tutti i livelli, generi situazioni difficili e di divisione. Pensiamo a tante famiglie, agli ambienti di lavoro, all’ambito scolastico, alle comunità di ogni genere e specie. L’invidia è l’opposto dell’amore evangelico; l’invidia è l’opposto della pace; è l’opposto della giustizia, i quali altro non sono che i diversi nomi attraverso cui Dio si è manifestato nel corso della storia. Questa riflessione ci conduce a un attento e serio esame di coscienza sulla nostra vita quotidiana e ci interroga su come e quanto – consciamente o inconsciamente – questo sentimento abiti nei nostri cuori e, soprattutto, verso quali effetti negativi spinga e conduca il nostro agire. Non vi può essere cristiano autentico, se in lui abita l’invidia; non vi può essere misericordia vera, se nel cuore di questo o quel cristiano abita il seme dell’invidia.
Preghiera
Signore Gesù, liberami dall’invidia; Signore, è un atteggiamento tanto naturale e a volte normale, che si nasconde e si mimetizza tra le pareti del mio cuore, e solo dopo troppo tempo mi rendo conto dei danni irreparabili che fa: perdonami! Signore, liberami dall’invidia, non ti chiedo altro; a volte, non me lo so spiegare neppure io; ma tu, ti prego, liberami, liberami dall’invidia!
Agire
Provo a ricercare nel mio vissuto tutti gli atteggiamenti dietro i quali si nasconde un senso di invidia tacita, ma presente.
<p>Meditazione del giorno a cura di mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera-Troia, tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti:info@edizioniart.it