L'emergenza di restituire all'uomo la sua altissima dignità

Nel suo messaggio per la XXXIV edizione del Meeting di Rimini, Papa Francesco esorta a non aver paura di portare “il profumo di Cristo” a chiunque, ovunque, “con rispetto e franchezza”

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“Il potere economico, politico, mediatico ha bisogno dell’uomo per perpetuare e gonfiare se stesso. E per questo spesso cerca di manipolare le masse, di indurre desideri, di cancellare ciò che di più prezioso l’uomo possiede: il rapporto con Dio”. Papa Francesco è efficace nel suo messaggio inviato al Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, a firma del cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, per la XXXIV edizione del Meeting di Rimini che prende il via oggi. Le parole del Pontefice, come da tradizione, verranno lette al popolo del Meeting dalla presidente Emilia Guarnieri, prima della Santa Messa, alla quale parteciperà anche il Presidente del Consiglio Enrico Letta.

Il tema al centro dell’edizione 2013 della manifestazione è l’Emergenza uomo, un grido, che il Santo Padre, nel suo messaggio ha voluto far riecheggiare. “Anche il mondo è, a suo modo, interessato all’uomo” scrive il Pontefice, “il potere teme gli uomini che sono in dialogo con Dio poiché ciò rende liberi e non assimilabili”. Parlando di Emergenza-uomo si parla quindi della “urgenza di restituire l’uomo a se stesso, alla sua altissima dignità, all’unicità e preziosità di ogni esistenza umana dal concepimento fino al termine naturale”. “Occorre tornare a considerare la sacralità dell’uomo” rimarca il Papa, e nello stesso tempo “dire con forza che è solo nel rapporto con Dio, cioè nella scoperta e nell’adesione alla propria vocazione, che l’uomo può raggiungere la sua vera statura”.

In tal senso, è la Chiesa, attraverso la Parola e i Sacramenti, a custodire “la più autentica possibilità di realizzazione per l’uomo, a qualunque latitudine e in qualunque tempo”. “Che grande responsabilità abbiamo!” esclama Papa Francesco, è come avere in mano un “tesoro prezioso di cui tutti, consapevolmente o meno, sono alla ricerca”. Esso però non va tenuto per sé stessi, ma condiviso con gli altri: “Andiamo con coraggio incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo, ai bambini e agli anziani, ai ‘dotti’ e alla gente senza alcuna istruzione, ai giovani e alle famiglie. Andiamo incontro a tutti, senza aspettare che siamo gli altri a cercarci!” esorta pertanto il Santo Padre.  

“Portiamo il profumo dell’amore di Cristo” insiste, non solo però nelle chiese e nelle parrocchie, ma in ogni ambiente: “nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle carceri”, così come “nelle piazze, sulle strade, nei centri sportivi e nei locali dove la gente si ritrova”. L’importante è non essere “avari” nel donare “ciò che noi stessi abbiamo ricevuto senza alcun merito” e soprattutto non avere “paura” di annunciare Cristo “nelle occasioni opportune come in quelle inopportune, con rispetto e con franchezza”.

È questo infatti “il compito della Chiesa” e “il compito di ogni cristiano” afferma Bergoglio: “Servire l’uomo andando a cercarlo fin nei meandri sociali e spirituali più nascosti”. Condizione fondamentale che rende credibile e possibile questa “apertura verso il mondo” è la “fedeltà a Cristo”. “Emergenza uomo”, ribadisce allora il Santo Padre, “significa l’emergenza di tornare a Cristo, di imparare da Lui la verità su noi stessi e sul mondo, e con Lui e in Lui andare incontro agli uomini, soprattutto ai più poveri, per i quali Gesù ha sempre manifestato predilezione”.

Ricordiamo però che la povertà “non è solo quella materiale”, sottolinea Francesco, ma “esiste una povertà spirituale che attanaglia l’uomo contemporaneo”, come “sapientemente” rifletteva il servo di Dio mons. Luigi Giussani, quando diceva: “Siamo poveri di amore, assetati di verità e giustizia, mendicanti di Dio”.

Il messaggio di Papa Francesco rappresenta una nuova sfida per il Meeting, per questa XXXIV edizione che sarà inaugurata oggi dal Premier Letta, nell’incontro di presentazione della grande mostra dedicata all’Europa. Durante l’esposizione sarà proiettato anche il prezioso contributo che il Presidente Giorgio Napolitano ha voluto dare, con una video intervista, proprio sul tema dell’Europa. La giornata inaugurale terminerà, questa sera, con uno spettacolo teatrale dedicato a Le confessioni di Agostino, testimonianza di quell’inquietudine del cuore umano che da sempre ha portato l’uomo alla ricerca della verità.

L’uomo infatti – si legge in conclusione del messaggio del Papa – “rimane un mistero, irriducibile a qualsivoglia immagine che di esso si formi nella società e il potere mondano cerchi di imporre. Mistero di libertà e di grazia, di povertà e di grandezza”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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