Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha annunciato che il 6 settembre Papa Francesco lo riceverà in udienza in Vaticano, e che “approfitterà di questo evento per condividere i suoi messaggi e conoscere la Teologia della liberazione”, così come per invitarlo a Bolivia. A riferirlo è l’agenzia di stampa boliviana ABI. La Conferenza Episcopale boliviana ha confermato la notizia, precisando tuttavia che si tratta di una “consueta” visita di un Capo di Stato al Papa, come è già accaduto con i presidenti dell’America Latina e del mondo.
Il presidente indigeno, eletto nel 2005 e rieletto nel 2009 con il 65% dei voti, ha mantenuto finora rapporti difficili con la Chiesa in Bolivia, accusandola di sostenere l’opposizione politica, oltre che di essere responsabile di furti nei Templi. Inoltre, il governo di Morales ha promosso, nel mese di giugno scorso, la creazione di una Chiesa Cattolica Rinnovata in uno Stato Plurinazionale, e, in un viaggio a Roma nel maggio 2010, il presidente ha consegnato a Benedetto XVI, una lettera fuori protocollo dopo un’udienza nella quale consigliava l’abolizione del celibato e l’apertura del sacerdozio alle donne.
L’annuncio dell’udienza con Bergoglio è stato fatto dallo stesso Morales dal palco ufficiale allestito per la tradizionale sfilata in onore della Vergine di Urkupiña, svoltasi a Quillacollo, Cochabamba. “Voglio darvi un’anteprima – ha dichiarato – il primo cancelliere David Choquehuanca mi ha informato che il Papa ha accolto la nostra richiesta di udienza per il 6 settembre. Prepariamoci ad andare con una buona delegazione”. Il desiderio di incontrare il Santo Padre, ha riferito il presidente, è nato dopo aver sentito due o tre riflessioni del Pontefice che hanno catturato la sua attenzione, durante la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro. Sempre l’ABI informa che il messaggio del Papa “non rivoluzionario”, ma “cristiano adatto a questi tempi”, ha suscitato l’interesse di Morales e gli ha dato una buona impressione.
Il 15 agosto, il presidente della Bolivia ha inoltre partecipato “attivamente”, con preghiere e canti, alla cerimonia eucaristica in onore della Vergine di Urkupiña, che ha sostenuto la promozione dei valori umani e cristiani nel Paese. Riferisce l’agenzia: “Il Vescovo ausiliare di Cochabamba, mons. Luis Saenz, nella sua omelia in occasione della solenne cerimonia alle porte del Tempio di San Ildefonso, ha affermato: ‘Dobbiamo lavorare per i valori di verità che sono più importanti della menzogna’ e che ‘il valore del perdono è una risposta e mai una vendetta’”. Al termine della processione, il presidente “ha stretto la mano e ringraziato il vescovo ausiliare per le sue riflessioni”.
Dell’udienza di Papa Francesco al presidente Morales, ZENIT ne ha parlato con l’ambasciatore della Bolivia presso la Santa Sede, Carlos De la Riva. Secondo l’ambasciatore, il fatto che il Papa sia dell’America Latina, parli la stessa lingua del presidente, oltre alla sua grande sensibilità verso i poveri, può essere un “un punto di svolta cruciale per i difficili rapporti che esistono tra Morales e la Chiesa in Bolivia”. Dal canto suo, il presidente ha fatto questa richiesta di venire a Roma proprio per dimostrare che egli è vicino. “I disaccordi e le difficoltà magari resteranno – ha aggiunto De la Silva – ma penso che ci saranno le condizioni favorevoli per il dialogo”.
Inoltre, ha proseguito, il presidente boliviano “è attratto non solo dalle cose che dice il Papa, ma anche dalla personalità del Santo Padre”. “Il nostro presidente è consapevole che la strada per essere un cristiano è di servire gli altri, soprattutto i poveri, e questo è un messaggio che Francesco ha ribadito più volte in modo chiaro, diretto e comprensibile. Il che ha impressionato molto Morales”.
Raccontando come il presidente abbia ottenuto la possibilità di incontrare il Papa, De la Riva ha spiegato che il Capo di Stato “ha sollecitato la Cancelleria per ottenere l’udienza e il Signor Cancelliere ha chiamato me per trasmettere la richiesta nella Santa Sede”. “Di fatto – ha aggiunto – Papa Francesco mi aveva parlato bene del presidente Morales e ho pensato che ciò forse avrebbe facilitato ottenere un’udienza”. Inoltre a Rio, alla fine della GMG, quando Morales ha salutato il Santo Padre, gli ha detto: “Santità, già lo ho chiesto, vorrei venire a farle visita a Roma”. “Naturalmente” ha risposto il Pontefice.