La forza della coerenza cristiana

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

La storia del popolo di Israele è segnata da tanti episodi ed esperienze tra le più diverse e variegate. È una storia di alti e bassi, di momenti di forte avvicinamento a Dio, di diffidenza e di allontanamento. Questa volta, le pagine del libro del Deuteronomio presentano non una tra le tante richieste di Israele a Dio, ma di Dio al popolo di Israele, e non per una sterile logica del do ut des, ma per quel rapporto di figliolanza che fa di Israele il popolo prescelto da Dio.

Meditazione

Sono solo poche righe quelle che il Vangelo di Matteo ci offre per la nostra meditazione, ma come sempre, per grazia di Dio, si arricchiscono di una forza che lascia tutti senza parole e con il cuore in continuo subbuglio interiore. Desideriamo soffermarci sulle due grandi parti in cui si articola questa pericope del Vangelo. Nella prima si manifesta il rattristamento dei Dodici all’annuncio della morte di Gesù, e nella seconda troviamo l’accusa rivolta ai Dodici e a Gesù circa la “tassa da pagare”. Apparentemente sembrano essere due sezioni distinte, ma entrambe sono profondamente collegate poiché sembra quasi come se, all’annuncio della passione e morte, corrisponda immediatamente la difficoltà pratica nella vita di Pietro e dei Dodici. È un passaggio che ci fa riflettere e meditare sulla nostra vita da cristiani, ovvero, ci interroga se siamo davvero credenti. Se la nostra vita è immersa e avvolta dalla logica del Vangelo, accade che ciò che sentiamo e viviamo nella preghiera si verifica nella nostra vita ordinaria. A questo punto potremmo chiederci quanto il Vangelo diventa davvero vivo nella nostra vita, quanto quello che il Signore dice nel segreto della preghiera e della meditazione si fa vita nelle nostre vite? Sembra quasi come se il “banco di prova” della nostra spiritualità sia la vita. Ed è così, il vero “banco di prova” della nostra adesione di fede in Gesù non è dato dalle nostre sensazioni emotive, ma dalla capacità con cui traduciamo le nostre emotività spirituali in atteggiamenti concreti nella vita di ogni giorno.

Preghiera

Signore, la coerenza della vita cristiana è il dono più grande che ti possa fare! Sai bene quali sono le mie incoerenze e conosci tutte le mie difficoltà! Ma, con la fiducia di un figlio che sa di avere un padre come Te, ti chiedo il dono della coerenza, non con me stesso, ma con la tua Parola. Non con le logiche perbenistiche del mondo, ma con il tuo Vangelo. Signore, a un incoerente come me concedi il dono di un amore coerente: il Tuo.

Agire

Assumere un impegno, uno ed uno solo, che sappiamo che ci costa fatica e che mette “a dura prova” la nostra coerenza, da verificare a termine della giornata.

***

Meditazione del giorno a cura di mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera-Troia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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