I medici italiani del Regnum Christi sbarcano sull'isola di Cozumel, in Messico

In un’isola dove è assente un’assistenza sanitaria pubblica, l’arrivo degli specialisti ha permesso a circa 200 pazienti di capire come porre rimedio alle proprie malattie

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Ieri 9 agosto la missione italiana dei medici del Regnum Christi ha fatto tappa a Cozumel, in Messico, un’isola di fronte alla spiaggia di Playa del Carmen che si raggiunge in un’ora di battello. L’isola è lunga 75 chilometri e larga 15. E’ abitata da 85 mila persone, conta 5 parrocchie e 10 chiese ed è dotata di un piccolo aeroporto dove atterrano solo voli nazionali.

A Cozumel è possibile ammirare una splendida barriera corallina e sorprendenti sculture situate sotto il mare. Sull’isola si trovano anche splendide spiagge e rovine archeologiche, tra cui San Gervasio il più grande e il più importante sito archeologico maya a Cozumel. San Gervasio è anche un santuario dedicato a Ixchel, la dea della fertilità e dell’amore, dove una tappa obbligatoria per le donne Maya almeno una volta nella vita. E’ possibile anche assistere a spettacoli con leoni marini, delfini e coccodrilli. Molto interessante è anche il Museo della navigazione e affascinanti sono le viste panoramiche che l’isola offre.

In questo scenario di immensa bellezza i medici italiani hanno operato presso la parrocchia dedicata alla Madonna di Guadalupe. Intervistato da ZENIT il parroco Padre Ramon ha detto: “La missione dei medici italiani era molto attesa dalla gente di qui, tant’è che un parroco di un’altra chiesa mi ha chiamato per vedere se era possibile estendere la missione anche nella sua parrocchia”.

Anche in quest’isola la possibilità di curarsi è resa difficile dalla mancanza di un’assistenza sanitaria pubblica per tutti. Per questo motivo molti rinunciano a farsi visitare perchè l’unica via è ricorrere a medici privati e la maggior parte della gente non ha i soldi per farlo.
L’arrivo dei medici specialisti italiani ha permesso a circa 200 pazienti di capire qualcosa di più sul proprio stato di salute e cominciare a pensare come porre rimedio alle loro malattie. Più volte i medici italiani hanno spiegato ai pazienti che il loro scopo non è quello di sostituire la scarsa assistenza sanitaria locale ma di integrarla diffondendo anche la cultura della prevenzione.

“Tutto ciò e stato possibile – come ci ha detto il dr. Andrea di Salvatore, l’osteopata del gruppo – creando un rapporto di buona amicizia con questi pazienti, ricorrendo alle volte anche a delle battute spontanee e scherzose”. In effetti il dottor Di Salvatore è stato il più impegnato del gruppo. Molti pazienti sono ricorsi a lui per far visitare i loro bambini, per comprendere il loro stato di salute e di crescita e per capire cosa si poteva fare per lenire il dolore alle ossa. Dalla mattina alle 10,00 fino alla sera alle 18,00 l’afflusso di pazienti è stato costante e la gente locale ha fatto più volte i complimenti ai medici italiani per la chiarezza e la semplicità.

Anche i medici italiani del Regnum Christi sono rimasti molto soddisfatti della giornata passata sull’isola che, seppur faticosa, ha portato a risultati lusinghieri. Concludiamo questo racconto, con l’immagine di una vecchietta di 82 anni che è stata curata da più medici e per ringraziarli ha portato loro in regalo alcuni frutti del suo orto. Tanta semplicità, tanta gioia di vivere ma anche tanta religiosità.

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Lorenzo Pisoni

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