Su di te edificherò!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il libro dei Numeri ci consegna una situazione tipica del cristiano di ogni tempo: lo scoraggiamento e, in qualche modo, il “ritardo” di Dio nel soddisfare le richieste che gli vengono rivolte. Questo è tipico del popolo di Israele come dell’uomo di ogni tempo. Ma Dio non lascia inascoltata la richiesta poiché i tempi di Dio, infatti, non sono i nostri. In virtù del suo grande amore, Dio compie il “miracolo” e si “dimostrò ancora una volta santo in mezzo a loro”.

Meditazione

“Tu sei Pietro e su questa pietra… io edificherò!”. Molte volte quando ci si sofferma a riflettere su questa pagina del Vangelo, tutta la nostra attenzione cade inevitabilmente sulla questione relativa all’identità di Gesù “chi dice la gente che io sia?”… “E tu cosa dici?”; e ciò è giusto e legittimo. Tuttavia, questa volta vogliamo leggere questa pagina con occhi di meraviglia e con la novità del cuore, riflettendo, appunto, sulla frase di apertura posta all’inizio di queste poche righe. Dovrebbe meravigliarci nel profondo non solo la domanda di Gesù ma anche quello che accade quando si risponde all’interrogativo circa la sua identità, e lo si fa nel modo giusto. Sì, quando riconosciamo che Gesù è il Cristo la nostra vita cambia radicalmente, non solo nel nome ma, nella sua natura più profonda. Ogni volta che nella nostra esistenza riconosciamo e professiamo che Gesù è il Cristo, tutto cambia, al punto che Gesù stesso ci chiama e ci affida un compito particolare, fatto su misura per lui e per la legge stupenda del suo amore. Riconoscerlo come Cristo ci rende capaci di compiere l’impossibile. Gesù, pietra angolare, che sceglie un’altra “pietra” per fondare ed edificare qualcosa di bello come il suo amore. È la meraviglia del Vangelo. Riconosciamo allora che Lui è il Cristo, e facciamolo con fede sincera e autentica, perché se viene dal sangue o dall’intelletto, mai saremo pietre sulle quali Cristo scommetterà per il suo Vangelo. Nella cornice di questa pagina maturiamo in due grandi atteggiamenti spirituali: la meraviglia nel riconoscere quanto Dio in Gesù è capace di un amore grande verso di Noi; la purificazione della fede per un’adesione sempre più sincera, frutto dello Spirito che illumina il cuore, che apre la mente e così genera la risposta di riconoscimento e adesione a Lui.

Preghiera

Signore, molte volte più che edificatore mi sento un demolitore, perché nulla va come deve andare, perché forse confido troppo su di me o, forse, troppo sugli altri. Concedimi, come hai fatto con Pietro, di essere edificatore come tu vorrai; solo così nulla nella mia vita sarà costruito sulla sabbia, ma tutto sulla tua roccia.

Agire

Ringraziare Dio per tutta la fiducia che mi ha dato chiamandomi ad essere suo “edificatore”, nonostante le mie povertà e fragilità.

***

Meditazione del giorno a cura di mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera-Troia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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