Adly Mansour, Presidente provvisorio della Repubblica Araba d’Egitto; il generale Abdel Fattah al-Sisi,comandante in capo delle Forze armate egiziane; il Patriarca copto ortodosso Tawadros II. Sono solo tre nomi delle decine di persone “da eliminare” in base ad una lista ritrovata ieri in una busta anonima in una moschea del Cairo. Lo riferisce l’agenzia Fides, aggiungendo che il nome del Patriarca figura in cima all’elenco dopo il presidente e il generale.
Attualmente, informa l’agenzia, i procuratori stanno indagando sul livello di credibilità da attribuire alla lettera minatoria. Tuttavia lo stato è di allerta a causa anche di recenti episodi di intimidazione contro il Patriarcato copto ortodosso che esprimono il malessere che l’Egitto, paese ormai sull’orlo della guerra civile, vive da alcuni mesi. Tra questi episodi in particolare spiccano le scritte di avvertimento tipo “l’Egitto rimarrà islamico”, tracciate ieri sui muri della cattedrale di San Marco in Abassyia.
Sempre il Patriarcato è stato oggetto, la scorsa settimana, di alcune illazioni circolate in rete sulla presunta morte del Patriarca a causa di un attentato. Informazioni che sono state presto smentite. Anche se, dall’inizio di luglio, Tawdros ha sospeso per motivi di sicurezza le catechesi pubbliche tenute settimanalmente in cattedrale, continua a svolgere serenamente le sue attività e mantenere buone relazioni. Proprio nei giorni scorsi ha rivolto un messaggio di felicitazioni ai musulmani egiziani e di tutto il mondo in occasione della festa di Eid al-Fitr che chiude il mese di digiuno del Ramadan. A tutti il Patriarca ha augurato “la bontà, la gioia e la pace”.