“Per aver costruito nella sua carriera l’immagine di un artista poliedrico, capace di sperimentare differenti linguaggi, da quello teatrale a quello cinematografico, dalla comicità all’intrattenimento, offrendo al pubblico un modello di spettacolo mai volgare e coinvolgente, ispirato al registro di stile della grande arte popolare”. Questa è la motivazione dell’Arancia d’Oro 2013, assegnata a Max Giusti, che con questo riconoscimento ha raccolto l’eredità di grandi personaggi della comicità italiana. Nell’ambito della XXIX edizione del festival nazionale dell’umorismo di Grottammare Cabaret Amore mio, Giusti è stato spettatore delle gesta degli aspiranti pilastri del cabaret, osservandoli attentamente, uno ad uno. Siamo andati ad intervistarlo poco prima della consegna del premio.
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Max, che emozione prendere questo riconoscimento….
Max Giusti: “Sarà una grande emozione. L’importante è fare una spremuta gigante appena presa l’arancia… Da una parte un po’ di scaramanzia ce l’ho, un premio della carriera normalmente lo si prende a 70-80 anni, prenderlo a 45… spero che il taglio sia stretto. Sono molto contento, vengo a fare spettacoli nel Piceno da tanti anni ed è un premio che mi fa molto piacere”.
Sei romano, ma in realtà hai un cuore piceno (di Monterubbiano, ndr.) qual è il rapporto con questa bellissima provincia?
Max Giusti: “Mio nonno è di Monterubbiano e mia nonna è di Fermo. Inoltre c’è Pier Massimo Macchini (altro ospite della serata del 3 agosto, ndr.) che pur essendo più piccolo di me è addirittura mio zio. Una réunion familiare e sono molto contento”.
Sei uno dei più grandi imitatori italiani, qual è il personaggio che senti maggiormente e quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Max Giusti: “Il personaggio che sento maggiormente è sempre l’ultimo e il prossimo sarà più divertente. Le fonti d’ispirazione sono tante, qualcosa ti colpisce, qualcosa la vai a cercare, l’importante è non perdere mai il gusto di far divertire il pubblico e anche il gusto di far divertire noi stessi, altrimenti poi non arriva quello che facciamo”.
Un’ultima domanda, quali saranno i tuoi progetti televisivi/teatrali per il futuro?
Max Giusti: “Sto preparando un nuovo programma per RAI 1 e dopo quattro anni ritornerò in teatro con lo spettacolo “di padre in figlio”, gireremo per le province e partiremo nella prossima primavera dal teatro Sistina di Roma, senza dimenticare “Super Max” su Radio 2, con il rapper Silvano”.