Zimbabwe: Elezioni pacifiche e regolari

Lo affermano gli osservatori dell’Unione Africana e della Chiesa

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“Il voto si è svolto in un’atmosfera pacifica” afferma un comunicato congiunto della Commissione Episcopale “Giustizia e Pace” dello Zimbabwe e dell’Inter-Regional Meeting of Bishops of Southern Africa (IMBISA) al termine delle elezioni presidenziali tenutesi il 31 luglio nel Paese dell’Africa australe.

Le due organizzazioni della Chiesa cattolica hanno schierato 2.796 osservatori elettorali per verificare la correttezza del voto. L’IMBISA, che da anni appoggia gli sforzi per promuovere la democrazia nello Zimbabwe, ha inviato una delegazione per seguire le elezioni. 

Nel documento si esprime apprezzamento sul fatto che è stato permesso a coloro che erano ancora in coda al seggio elettorale di votare anche dopo la chiusura delle operazioni di voto. Il conteggio dei voti è iniziato subito dopo la fine delle operazioni di voto e la conta dei voti è avvenuta in un clima pacifico.

Sono state però segnalate alcune difficoltà, legate alla confusione nelle liste dei votanti, che hanno impedito a diversi elettori di esercitare il proprio diritto al voto.

Gli osservatori della Chiesa cattolica hanno infine contato 47 incidenti gravi tra episodi di intimidazione o coercizione nei pressi dei seggi (compresi tentativi di corruzione del voto, con regalie offerte agli elettori), di propaganda elettorale non autorizzata, di gravi irregolarità nello spoglio delle schede, e infine di pesanti ritardi nell’apertura dei seggi. Ma complessivamente il voto è stato regolare, come accertato anche dalla missione degli osservatori inviata dall’Unione Africana, presieduta dall’ex Presidente nigeriano, Olusegun Obasanjo. Quest’ultimo ha definito le elezioni “libere, eque e credibili, se si escludono alcuni incidenti che però non sono stati così importanti da modificare il risultato”. 

Dallo spoglio parziale dei voti, il Presidente uscente Robert Mugabe sembra essere in testa all’ex Primo Ministro, Morgan Tsvangirai.

(Fonte: Agenzia Fides 2/8/2013)

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ZENIT Staff

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