CITTA’ DI CASTELLO, lunedì, 27 agosto 2012 (ZENIT.org).- Come ogni anno, sono stati numerosissimi i devoti che, tra il 23 e il 26 agosto, hanno preso parte ai festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, patrona di Città di Castello e della diocesi. I tre giorni di preparazione sono stati animati da padre Enrico Casini, dell’Ordine dei Servi di Maria, e sono culminati nella partecipata processione di sabato 25 agosto.
Domenica 26, poi, la partecipazione è stata talmente alta da richiede la celebrazione di una messa in più rispetto a quelle programmate: un piccolo segno, questo, di quanto sia profondo e radicato il legame della gente di Città di Castello con la sua patrona e con il suo santuario. Nel pomeriggio di domenica 26 la festa si è conclusa con la solenne celebrazione dei vespri e della messa, presieduti rispettivamente dal vescovo diocesano, mons. Domenico Cancian, e dall’arcivescovo metropolita di Perugia – Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, che è anche vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana.
La celebrazione è stata animata dalla Corale “Marietta Alboni”, diretta dal maestro Marcello Marini, e dalla Confraternita di Santo Spirito. Numerosi i concelebranti e i devoti, tra i quali anche alcuni pellegrini giunti appositamente da Roma, aggiungendosi così a quelli provenienti dalle più vicine San Giustino, Sansepolcro e Monterchi.
Alla celebrazione hanno preso parte anche le autorità locali, con il presidente del consiglio comunale e il capitano dei Carabinieri: l’antico legame della città con la Madonna delle Grazie, risalente al XV secolo (quando l’immagine della patrona fu dipinta nella sala del consiglio comunale), è stato evidenziato dalla presenza del gonfalone del Comune di Città di Castello. Ma la storia del santuario ha richiamato anche i propri fondatori, i frati Servi di Maria, giunti in pellegrinaggio proprio nel giorno della festa per partecipare alla celebrazione eucaristica.
I festeggiamenti sono stati organizzati dalle Parrocchie di Santa Maria delle Grazie e di San Michele Arcangelo, dalla Corale “Marietta Alboni”, dalla Confraternita di Santo Spirito e dalla Società Rionale San Giacomo (quest’ultima ha assicurato la riuscita della festa in strada a conclusione del programma).
Quattro giorni molto intensi, che hanno proposto alla città e alla diocesi un momento di sosta orante e di riflessione per iniziare l’anno pastorale. In tal senso il vescovo mons. Cancian ha messo in luce come la collocazione di questa festa alla fine dell’estate ne faccia il naturale momento di avvio dell’anno pastorale, che entrerà nel vivo con l’assemblea ecclesiale di metà settembre.