Benin: il primo mini-villaggio del fanciullo dedicato a Massimiliano Kolbe

Una risposta concreta dei Francescani dell’Immacolata agli inviti dell’Africae Munus di Benedetto XVI

Share this Entry

di p. Alfonso M. A. Bruno, F.I. 

ROMA, lunedì, 27 agosto 2012 (ZENIT.org) – Sabato 25 agosto 2012, a Bembereké, in Repubblica del Benin, nell’anno del XXX anniversario della canonizzazione di San Massimiliano M. Kolbe, è stato inaugurato il primo orfanotrofio che gli è dedicato in questo paese dell’Africa Occidentale. Si tratta di una realizzazione dei Frati Francescani dell’Immacolata, presenti in Benin dal 1991.

Oltre a professare la Regola Bollata del I Ordine, l’istituto religioso di diritto pontificio rivive nel suo carisma l’esperienza di vita e d’azione delle “Città dell’Immacolata”, fondate dal santo martire francescano in Polonia e in Giappone negli anni Trenta.

I Frati Francescani dell’Immacolata dopo la realizzazione della radio cattolica nazionale Radio Immaculée Conception e del santuario mariano diocesano “Notre Dame de la Divine Miséricorde” ad Allada, si sono lanciati anche nell’attività socio caritativa nella regione settentrionale del Paese, economicamente più depressa e islamizzata, per favorire i bambini più poveri.

Le Suore Francescane dell’Immacolata che ne rappresentano il ramo femminile condividendo con i frati la fondazione e la spiritualità, si stanno a loro volta prodigando nel Sud del Benin con la costruzione già avviata di una “Casa della Carità” a favore delle bambine più povere.

La benedizione del complesso logistico ed educativo “San Massimiliano M. Kolbe” di Bembereké è stata assicurata dal vescovo di N’Dali, mons. Martin Adjou, in presenza del prefetto dell’Atakora, il sindaco di Bembereké e una delegazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il finanziamento è stato opera soprattutto della ONLUS “AMIM” (Associazione Missione dell’Immacolata Mediatrice) composta nella quasi totalità da laici appartenenti al Terz’Ordine dei Francescani dell’Immacolata.

Non a caso la data dell’inaugurazione è caduta  nella memoria liturgica di San Luigi IX, re di Francia, patrono del Terz’Ordine francescano.

A cornice dell’avvenimento, nel vicino santuario mariano “Madonna della Pace”, si era precedentemente svolta la cerimonia di vestizione religiosa e di Professione religiosa di nove giovani provenienti da Benin, Camerun e Ciad, che hanno rispettivamente inaugurato e concluso l’anno di noviziato nei Francescani dell’Immacolata, la cui casa di formazione per l’Africa francofona è proprio a Bembereké.

Una numerosissima presenza di fedeli locali, una delegazione di benefattori italiani e persino di dignitari musulmani del luogo, ha accompagnato l’evento manifestando apprezzamento nei confronti dell’opera.

È un seme di speranza in una regione povera del Benin, a maggioranza islamica, dove l’infanzia è particolarmente esposta alle conseguenze del sottosviluppo.

Dall’originale pianta a forma di “M”, a significare “Maria” e “Massimiliano”,  il complesso dispone di infrastrutture studiate per offrire fino a una cinquantina di bambini e adolescenti, un soggiorno felice e fruttuoso attraverso sale di studio e aree da gioco.

L’obiettivo della realizzazione è offrire ai bambini più poveri, privilegiando coloro che hanno perso uno o entrambi i genitori, l’opportunità di seguire almeno un corso d’istruzione primaria e un’educazione umana e religiosa di alta qualità.

Se lo sviluppo parte dall’educazione, questa realizzazione vuole essere una risposta concreta al monito “Alzati e cammina” dell’esortazione apostolica Africae Munus che Benedetto XVI ha firmato e consegnato all’episcopato del Continente Africano e di Madagascar proprio in occasione del suo viaggio apostolico in Benin del novembre scorso.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione