"L'Italia agli italiani"

Presentazione di un volume che racchiude versi inediti veri o presunti di Giacomo Leopardi

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di Eugenio Fizzotti

ROMA, sabato, 25 agosto 2012 (ZENIT.org).- La sera del 2 settembre alle ore 19.00, nello scenario dell’Auditorium di Scala con spettacolare vista su Ravello e il golfo di Salerno, Lorenza Rocco, direttrice della rivista bimestrale “Sìlarus”, fondata a Battipaglia da suo padre Italo 52 anni fa, proporrà una lettura inedita di Giacomo Leopardi attraverso un’intervista che le farà Tonia Cardinale.

L’iniziativa è data dall’ode leopardiana L’Italia agli Italiani che, incollata dietro un’edizione dei “Canti” del 1836, è rimasta in possesso per oltre 40 anni del professor Nicola Ruggiero, il bibliofilo di Torre del Greco che custodisce forse il più ricco patrimonio privato leopardiano e che, recentemente, ha donato la sua Biblioteca all’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa.

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Nicola Ruggiero, scopritore del testo, rimasto sinora inedito, ha deciso di farne dono a Lorenza Rocco che, essendo anche studiosa di letteratura otto-novecentesca, l’ha pubblicato in un elegante e agile volumetto, opportunamente sottotitolato Versi inediti veri o presunti di Giacomo Leopardi (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2011).

Naturalmente L’Italia agli Italiani fornirà lo spunto per allargare lo sguardo su tutta la produzione leopardiana, di cui la Rocco è attenta conoscitrice, in particolare sui  versi che più significativamente ne rimarcano la bellezza e la profonda attualità. Ed è interessante apprendere che in occasione della serata nell’Auditorium di Scala saranno esposti il dipinto di Paolo Signorino “Leopardi a Napoli” ed altri sul Poeta di Recanati.

Collocato dal punto di vista storico nella pletora di pubblicazioni per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia  tra retorica, rivisitazioni storiografiche  e proposte revisionistiche, il libro di Lorenza Rocco ripropone il pensiero leopardiano perché un popolo possa dirsi nazione e, soffermandosi sul rilievo dato da Leopardi all’incapacità degli italiani di conversare, riporta un passo che è lettura dell’attualità per quelle meditazioni «sulla continua guerra senza tregua, senza trattati… benché questa guerra sia di parole e di modi e sopra cose di niuna sostanza».

La prima parte del saggio, pur impostando il discorso sulla scoperta dell’autografo leopardiano, è soprattutto un interessante iter dimostrativo del pensiero profetico e dell’attualità del grande recanatese.

Nella seconda parte Giacomo Leopardi rifulge ancora per la sua concezione della poesia quale salvezza in un mondo che, deprivato di immaginazione, potrebbe divenire “un serraglio di disperati”.

L’Italia agli Italiani diviene così per Lorenza Rocco unabella occasione per celebrare con i versi inediti, “veri o presunti” del grande Giacomo, l’Unità d’Italia con un saggio che, oltre alla rivisitazione del Poeta e del suo pensiero sia lucido sulla natura degli Italiani e sia profetico di situazioni ed eventi che stiamo vivendo e talora subendo, costituisce uno strumento di notevole valore scientifico non solo per gli studiosi, che dopo attenta analisi potranno addurre motivazioni a sostegno della loro tesi, ma soprattutto per le generazioni di studenti che attraverso esso comprenderanno meglio la profondità del pensiero leopardiano e la sua attualità. 

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ZENIT Staff

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