ROMA, giovedì, 23 agosto 2012 (ZENIT.org).- La memoria liturgica di Sant’Agostino, il 28 agosto, viene celebrata con particolare solennità a Pavia, nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, dove il santo vescovo di Ippona riposa dal sec. VIII quando il re longobardo Liutprando fece trasportare il corpo di sant’Agostino dalla Sardegna a Genova via mare e di qui a Pavia, allora capitale del regno longobardo.
Martedì 28 agosto 2012 alle 18.30 nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro presiederà l’Eucarestia il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano: concelebreranno il Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, Padre Robert F. Prevost, e il Priore Provinciale della Provincia Agostiniana d’Italia, Padre Luciano De Michieli, già Consigliere Generale dell’Ordine di Sant’Agostino.
La Festa di Sant’Agostino 2012 a Pavia ha in venerdì 24 agosto un importante prologo: al termine della Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo di Biella monsignor Gabriele Mana, verrà aperta la grata che protegge il corpo di sant’Agostino. Per aprire la grata è necessario l’impiego contemporaneo di quattro chiavi, custodite rispettivamente dal Vescovo di Pavia, dal Sindaco di Pavia, dal Priore della comunità agostiniana di Pavia e dal Capitolo della cattedrale pavese. La custodia di ogni chiave ha un particolare significato. La chiave affidata al Priore agostiniano testimonia la secolare presenza dei Figli di Sant’Agostino, presenza che tanto ha giovato al patrimonio culturale dell’Europa e al bagaglio di sapienza umana e spirituale della Chiesa.
La chiave affidata al Vescovo è riconoscimento alla figura paterna del santo Vescovo di Ippona, dottore e pastore, elemento centrale nella dottrina e nell’evoluzione del pensiero cristiano.
Il fatto che il Sindaco di Pavia sia il custode della terza chiave è monito e esortazione alla società civile: la civitas hominis è in costante equilibrio e contatto con la Civitas Dei.
Infine custode di una chiave è il Capitolo della cattedrale: questo è il riconoscimento alla grande importanza che i canonici e le scuole canonicali hanno svolto nella conservazione e trasmissione della cultura nei secoli del Medioevo.
Sant’Agostino è protettore particolare della Diocesi di Pavia che, con Provincia Agostiniana d’Italia e Comune di Pavia, ha fondato il “Comitato Pavia Città di Sant’Agostino” per contribuire ulteriormente alla diffusione della conoscenza della figura di Sant’Agostino e del suo legame con la città che da secoli ne ospita la tomba. A pochi mesi dall’apertura dell’Anno della Fede, il vescovo di Pavia monsignor Giovanni Giudici così spiega come Sant’Agostino potrà aiutare i fedeli a vivere questo speciale anno:
“Guardare alla Chiesa come segno e strumento dell’azione di Dio nella storia umana, come ci ha insegnato a guardarla Sant’Agostino, significa imparare a volgere lo sguardo della fede a Cristo, accogliere il suo Vangelo, e amare la Chiesa, perché la guardiamo là dove si compie pienamente il Regno di Dio, nell’eternità dato che ella è la Sposa amata da Cristo, e a Dio appartiene. Questo atteggiamento comporta per noi che apparteniamo alla Chiesa una scelta di responsabilità perché le nostre vite esprimano la novità cristiana. Ma si tratta anche di accettare che la Chiesa sia guardata dall’esterno, da persone che ancora non sono nella comunità cristiana o che prendono le distanze dalla Chiesa. Chiedo a Sant’Agostino, che ha vissuto la travagliata vicenda dei donatisti, di aiutare noi cristiani a vivere così che la visibilità della Chiesa corrisponda sempre meglio a ciò che ella è realmente”.
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