L'Assunzione di Maria ed il mistero della vita eterna

Durante la Veglia a Notre Dame, Monsignor Rino Fisichella spiega l’Assunzione come fede nella vita che prevarrà sempre sulla morte

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di Antonio Gaspari

PARIGI, martedì, 14 agosto 2012 (ZENIT.org) – Nel corso della veglia che si è svolta a Parigi nella cattedrale di Notre Dame, monsignor Rino Fisichella ha illustrato “la bellezza di Maria” ed ha parlato del mistero della Vergine come “via che conduce a Dio”.

“La fede è la ricerca costante di Dio. Per questa ragione, il cristiano è sempre in cammino”  ha affermato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione, ed ha aggiunto, “molte persone cercano Dio” e tra i tanti che entrano a Notre Dame  per contemplare la bellezza della cattedrale, potrebbero  trovare il “bisogno di credere e pregare”.

Parlando della Festa dell’Assunta, il prelato ha sostenuto che “questa celebrazione ci invita a guardare il mistero della nostra esistenza attraverso la ricerca e l’incontro con il volto di Gesù Cristo”. Perchè “nel volto di Gesù ritroviamo le caratteristiche del volto di Maria sua madre”.

Secondo monsignor Fisichella “I tratti di Maria nel volto di Gesù sono segni che ci avvicinano al mistero dell’incarnazione del figlio di Dio. Perché, attraverso Maria, Dio si fa umanità”.

In questo contesto “la vicenda di Maria è il segno più eloquente di ciò che Dio può fare  con una persona che crede”, ha commentato il Presidente del Dicastero per la nuova evangelizzazione, ed ha aggiunto “Ciò che il Signore ha elogiato in Maria, è di aver fatto la volontà del Padre”.

Per monsignor Fisichella la disponibilità totale a Dio e alla sua volontà, di cui Maria è espressione, ci conduce al mistero dell’Eucaristia.

“Ogni giorno, – ha affermato il prelato – il Corpo di Cristo ci trasforma secondo il disegno di Dio e ci permette di vedere la sua vittoria sulla morte.  Quello che otteniamo è ‘pegno della vita eterna’  e seme di immortalità”.

Ha sottolineato il Presidente del Pontificio Consiglio “Come  a Maria fu chiesto di credere alle parole dell’angelo, ed essere certa che il figlio che portava in grembo era il Figlio di Dio, così noi siamo invitati a riconoscere in questo pane, il Figlio di Dio nel suo corpo glorioso”.

“L’esempio di Maria – ha affermato – non è altro che la fiduciosa obbedienza allo Spirito”, e “la festa dell’Assunta ci racconta come la vita è forte, e come Dio è fedele alla sua promessa”.

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ZENIT Staff

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