Dalle macerie nasce "Maria, Stella dell'Evangelizzazione"

Una nuova Chiesa a Novi, uno dei centri più colpiti dal terremoto. L’inaugurazione, mercoledì 15 agosto, con la Santa Messa presieduta da mons. Cavina

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CARPI, lunedì, 13 agosto 2012 (ZENIT.org) – Come promesso da Telepace, si terrà mercoledì 15 agosto, Solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo, alle 10.15, l’inaugurazione della nuova chiesa in legno della parrocchia di Novi di Modena, uno dei centri più colpiti dal terremoto del 29 maggio e del 3 giugno.

Il Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina presiederà la Santa Messa d’inaugurazione della struttura, dedicata alla Beata Vergine Maria, Stella dell’Evangelizzazione, e al Beato Giovanni Paolo II.

Con il Vescovo concelebrerà don Guido Todeschini, direttore di Telepace, l’emittente cattolica che ha promosso l‘iniziativa a seguito di un incontro avvenuto subito dopo il sisma e si è fatta carico della realizzazione.

Gli operai sono ancora al lavoro per poter terminare in vista della Messa di mercoledì mattina: “Forse non tutto sarà pronto, ma il desiderio dei donatori, così come il nostro – spiega il parroco di Novi don Ivano Zanoni – è di celebrare la Solennità dell’Assunta nella chiesa dedicata alla Madonna”.

“Nella nuova aula liturgica – chiarisce – la comunità riprenderà finalmente il suo cammino di fede e di preghiera. Si tratta di un grande segno di rinascita per Novi ed è tra le prime chiese a sorgere nella zona terremotata; per tutti è dunque un punto di partenza e – aggiunge – lo è anche per me: ho voglia di dire la Messa dentro una chiesa”.

L’inaugurazione sarà trasmessa in diretta sia video che audio da Telepace e Radiopace, subito prima del collegamento con l’Angelus del Papa. A seguire il pranzo per tutti offerto dalla rete televisiva.

L’edificio in legno, di 220mq, ospita 170 posti a sedere (250 in piedi) ed è dotato di impianto di condizionamento per l’estate e l’inverno.

Gli arredi del presbiterio della nuova chiesa sono stati donati dal Laboratorio liturgico di San Damiano D’Asti, mentre il tabernacolo è un dono di Telepace. I banchi sono invece quelli recuperati dalla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo: di 32 esistenti, 26 sono stati restaurati dalla ditta Genuflex di Treviso, sempre con il contributo di Telepace. La ditta Sacco Paramenti di Reggio Calabria ha regalato una casula con l’immagine di Maria per il giorno dell’inaugurazione.

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ZENIT Staff

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