di Eugenio Fizzotti
BARI, venerdì, 3 agosto 2012 (ZENIT.org) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità informa che, mentre ogni anno in Italia si contano circa 4 mila suicidi, come se ogni 12 mesi scomparisse un piccolo Paese, a livello globale il tasso di mortalità per suicidio è pari a 14,5 ogni 100 mila abitanti: un milione di vite perse l’anno, 2 al minuto, tanto che, in molte nazioni industrializzate, il suicidio arriva a essere la seconda o la terza causa di morte tra gli adolescenti e i giovani adulti.
Tenendo presenti questi numeri drammatici il prossimo 10 settembre 2012 si celebra la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, sponsorizzata dall’OMS e promossa dalla IASP, l’International Association for Suicide Prevention che, rappresentata da poco tempo anche in Italia, è un’organizzazione no profit che si rivolge a coloro che sono interessati a lavorare nella prevenzione del suicidio.
I suoi membri, che sono clinici, ricercatori, lavoratori nei centri di crisi, volontari e persone che hanno perso un membro della famiglia a causa del suicidio, appartengono a varie categorie, comunità, organizzazioni nazionali e internazionali.
Allo stato attuale i membri sono presenti in più di 50 nazioni e i suoi principali obiettivi sono:
* fornire un terreno comune per tutte le figure che operano nella prevenzione del suicidio e permettere di acquisire esperienza in questa area nei diversi paesi, anche attraverso lo scambio della letteratura;
* promuovere la fondazione di organizzazioni nazionali per la prevenzione del suicidio e facilitare la divulgazione dei fondamenti riguardanti tale prevenzione a professionisti e alla popolazione:
* organizzare training specialistici a persone selezionate nell’area della prevenzione del suicidio in centri chiave di addestramento o condurre programmi di ricerca, specialmente quelli che possono essere condotti con cooperazioni internazionali.
Diventare membri italiani della IASP è particolarmente emozionante grazie al coinvolgimento nelle attività di ricerca e di prevenzione messe a disposizione dalle iniziative del rappresentante nazionale. Oltre a tutte le persone sensibili, coloro che desiderano partecipare alla prevenzione del suicidio saranno coinvolti in addestramenti, pubblicazioni, partecipazioni a convegni ed altri incentivi.
La consapevolezza che il suicidio è un fenomeno che non può essere ignorato e che è notevolmente importante infrangere quel silenzio e quel composto, ma deleterio, sviamento dal tema attuato quotidianamente, fa sì che vengano proposte varie iniziative formative che puntino a sviluppare globalmente l’approfondimento che il suicidio è una delle cause di morte che più di ogni altra può essere prevenuta, a descrivere l’organizzazione a livello politico e i punti chiave per una strategia preventiva, tenendo conto di una linea guida a livello nazionale e a evidenziare da un punto di vista pragmatico i numerosi programmi di prevenzione sottolineando le linee guida politiche, le possibili fonti di finanziamento, i risultati delle ricerche e le attività collocate localmente nei vari strati della comunità.
Considerandolo un evento profondamente traumatico e doloroso per coloro che restano in vita, per i familiari e per gli amici, con la conseguenza che ogni individuo può e deve fare qualcosa per aiutare a ridurre il numero delle persone che considerano il suicidio come soluzione al loro dolore mentale, la Cappellania ospedaliera del Policlinico di Bari e l’Associazione Italiana Pastorale della Salute (AIPaS) hanno deciso di patrocinare un incontro nazionale che avrà luogo il 10 settembre 2012 nella Parrocchia S. Marcello, Via Fanelli 202, Bari, finalizzato a favorire l’ascolto solidale e competente dei disagi esistenziali tra cui soprattutto il suicidio, visto come una sfida per la società e per la Chiesa.
Destinato a tutti coloro che, con diverse competenze, vogliono offrire mani esperte per aiutare a credere che molte fragilità non sono un destino ineluttabile, ma un’opportunità per stimarsi di più e per sviluppare fiducia nonostante le avversità, l’incontro punta a creare una rete sociale ed ecclesiale a cui possano fare riferimento coloro che provano il desiderio di togliersi la vita o i familiari che osservano il mutare dsei comportamenti, per cogliere degli indicatori e fare prevenzione attraverso una solidarietà nuova e una comunione profonda.
Dopo l’accoglienza e la spiegazione dell’evento alle ore 18.45 verrà celebrata la S. Messa presieduta da D. Gianni De Robertis, cui farà seguito prima l’ascolto di alcuni brani musicali alternati a poesie e poi l’attivazione di una tavola rotonda che, moderata da Ornella Scaramuzzi, animatrice dei gruppi “Fuori dal buio” e membro del Coordinamento nazionale dei gruppi “Ama lutto”, prevede gli interventi della sociologa Marianna Pacucci, dello psicologo e psicoterapeuta Saverio Abbruzzese, di P. Leonardo Di Taranto, Direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della salute e di un familiare di una persona suicidata.
Apprezzato sarà anche il coro polifonico “Musica Mundi” che, diretto dal maestro Vincenzo Bartolomeo e con alla tastiera il maestro Cristian Ugenti, effettuerà canti profondamente significativi per creare un clima di solidarietà, di comunione e di fraterna accoglienza.