ROMA, mercoledì, 1 agosto 2012 (ZENIT.org).
Vangelo
Matteo 13,44-46
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Lettura
Le due brevi parabole del tesoro nascosto e della perla preziosa, le troviamo nel solo Vangelo di Matteo, e questo non a caso. L’ex pubblicano strappato dal banco delle imposte dall’invito di Gesù a divenire Apostolo ed Evangelista, sa che il vero tesoro, l’unico per cui vale spendersi, è il Signore che ci fa dono della sua misericordia salvifica. Se anche noi capissimo questo, non ci sarebbe poi difficile vivere ed agire con furbizia evangelica: anche noi “venderemmo tutto”,mettendo ogni cosa al secondo posto rispetto a Cristo, per avere da lui e con lui il Regno.
Meditazione
La memoria di sant’Alfonso Maria de’ Liguori ci aiuta a portare nella vita il Vangelo che abbiamo ascoltato. Egli, come il contadino e il mercante delle parabole «ha venduto tutti i suoi averi»per avere il Regno ed essere tutto del Signore. Di più, il santo Vescovo, con la sua predicazione e i suoi scritti, ha fatto sì che molti cristiani capissero che i veri beni si ottengono con la “pratica di amar Gesù Cristo”. Questo umanissimo Dottore della Chiesa, combattendo con i suoi insegnamenti la teologia rigorista dell’epoca, ha reso accessibile ai piccoli e ai poveri del suo tempo, tutti i tesori del Regno. E perché nessuno potesse accampare la scusa di non aver nulla da vendere per acquistare “il tesoro” promessoci da Cristo, indicò la soluzione che Dio stesso ha voluto e ci ha donato, invitando tutti a ricorrere fiduciosamente alla Vergine Maria. L’amore per Gesù, la filiale devozione alla sua Madre santissima, sono per sant’Alfonso, la perla preziosa per la quale vale la pena spendere un po’ del nostro tempo utilizzandolo nella meditazione e nella preghiera; convinti, come lui stesso scriveva, che “chi prega si salva, mentre chi non prega si danna”. Ancora più preziosa è la preghiera fatta davanti al Santissimo Sacramento, con le visite piene d’amore che sant’Alfonso suggerisce a tutti. A proposito di “tesori”: non dimentichiamo che dal mezzogiorno di oggi, 1 Agosto, a tutto domani, abbiamo la possibilità di usufruire del “perdono d’Assisi”, un’indulgenza che san Francesco ottenne da Gesù in favore di tutta la Chiesa. Sarebbe un peccato d’omissione se, per pigrizia, non adempissimo a tutte le condizioni richiesteci per poter liberare dal purgatorio un nostro caro defunto. Il Poverello d’Assisi non nascose il tesoro che aveva trovato in Cristo, ma lo condivise con tutti. Approfittiamone con sapienza evangelica!
Preghiera: Con il Salmo 16, confessiamo che Gesù è il nostro unico bene: «Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: “Il mio Signore sei tu, solo in te è il mio bene”. (…) Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima»per sempre. Amen, amen.
Agire: Oggi mi organizzerò in modo da poter celebrare il sacramento della penitenza.
Meditazione del giorno a cura di P. Salvatore Piga, osb tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it