di Luca Marcolivio
CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 2 aprile 2012 (ZENIT.org) – Le Giornate Mondiali della Gioventù sono ormai un tassello fondamentale della pastorale giovanile. Ne è la dimostrazione la presenza di ben 250 delegati in rappresentanza delle Conferenze Episcopali di 99 paesi e di 45 Movimenti, Associazioni e Comunità internazionali, all’Incontro Internazionale organizzato alla fine della scorsa settimana a Rocca di Papa dal Pontificio Consiglio per i Laici.
Un bilancio dell’evento in preparazione per la GMG 2013 a Rio de Janeiro è stato tratteggiato durante la conferenza stampa, tenutasi stamattina in Sala Stampa Vaticana, alla presenza del cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
Sono inoltre intervenuti mons. Orani João Tempesta, O. Cist., Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, mons. Eduardo Pinheiro da Silva, S.D.B., Vescovo Ausiliare di Campo Grande e Presidente della Commissione episcopale per la Gioventù della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, Luiz Carlos Pugialli, Presidente della Commissione governativa brasiliana per Rio 2013, e padre João Wilkes Chagas, del Pontificio Consiglio per i Laici.
Nel corso dell’Incontro Internazionale di Rocca di Papa, è stata rievocata la GMG di Madrid, con testimonianze di giovani di diversi continenti - dalle Filippine al Madagascar, dalla Polonia al Venezuela, con la partecipazione del cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio Maria Rouco Varela, e dei principali membri del Comitato Organizzatore locale di Madrid.
“La GMG è stata veramente un’intuizione profetica del Beato Giovanni Paolo II che ha operato una rivoluzione nel campo della pastorale giovanile”, ha commentato il cardinale Ryłko, soffermandosi poi sull’importanza della formazione cristiana di giovani che siano “capaci di vivere pienamente il Vangelo e di trasmetterlo con gioia”.
La Giornata Mondiale successiva, in programma a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio 2013, “si situa nel contesto della missione continentale voluta nell’incontro dei vescovi del CELAM ad Aparecida nel 2007”, ha spiegato Rylko. Il tema della GMG brasiliana è Andate e fate discepoli tutti i popoli (cfr. Mt 28,19) ed è legato al sinodo dei vescovi dell’ottobre 2012 sulla nuova evangelizzazione.
“Prima di ricevere il Mondiale di Calcio nel 2014 e i Giochi olimpici nel 2016 – ha proseguito il porporato - le autorità civili del Brasile s’impegnano ad accogliere nel migliore dei modi i giovani della GMG, perché hanno capito che, in un certo senso, si tratterà di un evento più importante ancora: sia per il numero dei partecipanti, sia perché i giovani di oggi hanno bisogno prima di tutto di radicarsi nella fede e nella grande famiglia della Chiesa per contribuire di più e meglio alla vita della società”.
Rispondendo alla domanda di un giornalista, circa la sede dell’edizione successiva a Rio, il cardinale Ryłko non ha escluso la possibilità di optare per una località africana. “Siamo molto fiduciosi e siamo determinati a proseguire su questa strada perché l’Africa veramente lo merita – ha spiegato -. È un continente giovane e ormai, ne siamo convinti, è arrivato il tempo di organizzare questo evento in questo continente”.
Da parte sua, monsignor Orani João Tempesta, arcivescovo di Rio, ha ricordato che il sito web ufficiale, www.rio2013.com, in rete dal 21 agosto 2011, giorno dell’annuncio ufficiale del Papa, è ora disponibile in cinque lingue: portoghese, spagnolo, italiano, inglese e francese. La rete sociale della prossima GMG, presente sia su Facebook che su Twitter, conta già oltre 600mila utenti.
Il presule carioca ha poi ricordato altri dati ed informazioni utili riguardo Rio 2013, a partire dal logo che simboleggia “la città, il Paese, lo spirito della GMG e la croce, segno particolarmente caro al Brasile, che aveva come primo nome Terra di Santa Croce”.
Dei 60mila volontari necessari, 16mila hanno già confermato la loro disponibilità, mentre sono 180 le proposte di testo per l’inno della prossima GMG: una volta selezionati diversi idonei, si passerà al concorso per la melodia. Le iscrizioni per i pellegrini saranno aperte a partire dal prossimo luglio.
“Negli ultimi anni – ha aggiunto monsignor Tempesta - si percepisce, in Brasile, una crescita a livello economico e una conseguente diminuzione delle differenze sociali. La GMG sarà un’opportunità per offrire una crescita anche nei valori cristiani, di solidarietà, giustizia, speranza e coraggio per le nuove generazioni”.
Riprendendo quanto detto dal cardinale Rylko a Rocca di Papa, l’arcivescovo di Rio, ha così concluso: “Si dice che tutte le strade portano a Roma. Adesso diciamo: Tutte le strade portano a Rio”.
È seguito l’intervento di monsignor Eduardio Pinhero da Silva che, in primo luogo, ha ricordato che la Chiesa brasiliana “ha una lunga esperienza di lavoro accanto ai giovani”, a partire dagli apostolati dell’Azione Cattolica e delle Congregazioni Mariane negli anni ’50 e ’60.
Di seguito si afferma la Pastorale della Gioventù che “si presenta in vari contesti, strutturata sia a livello parrocchiale che nazionale”. Attualmente la Chiesa brasiliana si sta occupando dell’organizzazione del Settore Diocesano della Gioventù, con l’obiettivo di “promuovere uno spazio di comunione per valorizzare la ricchezza del lavoro delle varie espressioni di evangelizzazione dei giovani”, ha spiegato monsignor Pinhero.
Il presule ha poi ricordato la Settimana Missionaria che precederà le Giornate Mondiali in tutto il Brasile e il pellegrinaggio – già in corso – della Croce e dell’Icona mariana della GMG che ha finora raggiunto 130 delle 276 diocesi brasiliane, coinvolgendo 2 milioni di giovani.
“La GMG Rio 2013 è il più grande evento giovanile della Chiesa Cattolica e, oltre a contribuire alla vocazione cristiana del discepolo missionario, dà impulso alla pastorale giovanile del paese che la ospita”, ha poi concluso monsignor Pinhero.