35mila cristiani della Nigeria in fuga dal Nord

Aiuto alla Chiesa che Soffre preoccupata per la situazione nella capitale africana

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ROMA, giovedì, 26 gennaio 2012 (ZENIT.org) – Oltre 35mila persone hanno abbandonato il nord della Nigeria in seguito agli attentati di venerdì scorso a Kano. E’ quanto riportato da alcune fonti della Chiesa locale alla fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, riferendo che «Gli abitanti fuggono verso le città che ritengono maggiormente sicure: soprattutto a Jos e nelle regioni più a Sud».

«La popolazione è nel panico – riferisce ancora la fonte – e sono in molti a scappare, lasciando il poco che possiedono. Non hanno il tempo di prendere nulla, perché nessuno può sapere quando scoppieranno altre violenze». Tra chi cerca di mettersi in salvo è altissimo il numero dei cattolici, nuovamente colpiti domenica scorsa.

Il 22 gennaio, inoltre, nello stato di Bauchi due esplosioni hanno semidistrutto due Chiese della capitale mentre nella città a maggioranza musulmana di Tafawa Balewa, durante il coprifuoco indetto dal governo, alcuni uomini armati hanno ucciso dieci fedeli.

In visita nella città di Kano – dove i recenti attentati ad opera dei Boko Haram hanno causato oltre 200 morti – il presidente nigeriano Jonathan Goodluck ha promesso di aumentare le misure di sicurezza. Secondo un recente rapporto dello Human Right Watch, sarebbero 550 le persone uccise nei 115 attacchi commessi dal gruppo estremista nel 2011. Lo stato maggiormente colpito è stato quello di Borno. E’ invece 935 il numero stimato delle vittime dei Boko Haram dal 2009 ad oggi. E nel 2012, in neanche un mese, si sono già registrati oltre 250 morti.

“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2010 ha raccolto oltre 65 milioni di dollari nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 5.500 progetti in 153 nazioni. 

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ZENIT Staff

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