ROMA, lunedì, 11 aprile 2011 (ZENIT.org).- Una Via Crucis vivente e missionaria, perché dedicata a sostenere un progetto per i bambini di strada di San Paolo, in Brasile: si intitola “O morte, dov’è la tua vittoria?” ed è la 17° edizione della Via crucis vivente organizzata dalla Comunità Missionaria di Villaregia (CMV), associazione pubblica di fedeli fondata trent’anni fa da padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona.

L’evento si svolgerà sabato 16 aprile, alle ore 19,30, nella sede della casa madre della Comunità missionaria a Villaregia di Porto Viro (RO), e prevede la partecipazione di circa 1.500 persone che, alla vigilia della settimana santa, si preparano alla Pasqua, volgendo lo sguardo anche ai più poveri del mondo.

Ma i ‘veri’ protagonisti della Via crucis sono i bambini del centro Santa Julia di San Paolo, in Brasile, a favore dei quali è destinato il ricavato della solidarietà dei partecipanti. Il centro, sorto nel 2001, è uno spazio di riscatto per tanti bambini brasiliani, dai 7 agli 11 anni, che altrimenti finirebbero sulla strada.

Gli interpreti, una settantina in tutto, metteranno in scena l’incalzante lotta tra la personificazione della Morte e della Vita. Nel susseguirsi di avvenimenti e personaggi, dal tradimento di Giuda, alla drammatica vicenda del Getzemani che culmina con l’arresto, dal processo alla crocifissione di Gesù, si scorgerà il continuo e durissimo faccia a faccia tra Morte e Vita, tra le vicende del Cristo e quelle degli uomini del terzo millennio.

“Nel mondo costantemente vita e morte si sfidano a livello fisico e spirituale. Molti trascinano una vita senza senso - spiega Elisabetta Onida, una delle organizzatrici dell’evento - mentre tanti condannati dalla miseria darebbero l'impossibile per vivere. La morte è in agguato contro la vita lì dove si annidano l’egoismo, la falsità, le prese di posizione motivate solo da interessi economici o di potere. Con questa rappresentazione, a partire dal travaglio umano di Cristo per culminare nella sua vittoria propositiva sulla morte, vogliamo aprire uno spiraglio di speranza per gli uomini di oggi”.

L’evento si aprirà con una catechesi introduttiva, tenuta da Maria Luigia Corona, fondatrice con padre Luigi Prandin della CMV, per proseguire con la recitazione e alcune danze eseguite da una trentina di giovani. Il tutto culminerà con un momento di preghiera comunitario, nel quale saranno coinvolti i presenti.



[Per maggiori informazioni: www.cmv.it]