ROMA, domenica, 17 aprile 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XIV ha lanciato questa domenica un appello per la pace in Colombia, in occasione della preghiera dell’Angelus insieme ai pellegrini riuniti in piazza di San Pietro.
Duranti i saluti nelle diverse lingue, dopo aver rivolto un pensiero ai fedeli di lingua spagnola, il Papa ha espresso la sua sollecitudine per la Colombia, “dove il prossimo Venerdì Sacro si celebrerà la Giornata di preghiera per le vittime della violenza”.
“Mi unisco spiritualmente e calorosamente a questa importante iniziativa ed esorto i colombiani a parteciparvi”, ha affermato.
Il Papa ha poi voluto manifestare la sua vicinanza a “quanti in quell’amata Nazione sono stati derubati vilmente della loro vita e dei loro averi”.
“Rinnovo il mio urgente appello alla conversione, al pentimento e alla riconciliazione. Niente più violenza in Colombia, che in essa regni la pace!”, ha esclamato il Pontefice.
La Giornata di preghiera per le vittime della violenza è stata convocata per il prossimo Venerdì Sacro, 22 aprile, dalla Conferenza Episcopale della Colombia (CEC).
La Giornata è stata presentata pubblicamente lo scorso 6 aprile dal Segretario generale della CEC, monsignor Juan Vicente Córdoba, Vescovo ausiliare di Bucaramanga, durante il Congresso della Repubblica, su invito del senatore Armando Benedetti.
Il presule ha affermato che la Chiesa, attravero questa Giornata, non intende sostenere “le soluzioni tecniche o politiche di un partito in particolare, perché rispetta le istituzioni del paese”, quanto “rendere visibili le sofferenze delle vittime del conflitto armato, rivendicando misure giuridiche capaci di restituire loro il pieno uso dei diritti che gli sono stati violentemente strappati via”.
“La violenza, nelle sue differenti manifestazioni, è stata una costante nella storia politica e sociale della nostra nazione. Le vittime di questo deplorevole fenomeno sono state numerose ma sono rimaste per lo più invisibili e dimenticate”, ha spiegato il Segretario generale della CEC.
La Giornata, ha affermato ancora, ha come obiettivo quello di mostrare la solidarietà della Colombia verso le vittime e “accompagnarle nel cammino della riconciliazione e del perdono.”
“Il Venerdì Santo – ha concluso –, i cattolici e tutti gli uomini di buona volontà che vogliano unirsi alla nostra causa, in tutto il territorio nazionale, sono invitati a pregare e a meditare, in profondità, sulla sofferenza delle vittime della violenza, offrendo sacrifici e penitenze, perfino il loro digiuno, come atti di riparazione a Dio, alle vittime e alla società colombiana per i crimini commessi da diversi attori armati”.