SANKT GALLEN, giovedì, 7 aprile 2011 (ZENIT.org).- La presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) ha diffuso un comunicato in cui esorta alla solidarietà europea di fronte ai continui sbarchi di immigrati a Lampedusa.
Il documento è firmato dai Cardinali Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Josip Bozanić, Arcivescovo di Zagabria, e Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux, rispettivamente presidente e vicepresidenti del CCEE.
“È conosciuto a tutti noi l’afflusso commovente degli emigrati che arrivano in Europa, specialmente dalla Libia, colpita dalla guerra”, afferma il comunicato.
I Vescovi avvertono che non è un problema solo dell’Italia, perché “le masse dei profughi raggiungono l’Europa sulle coste italiane”.
Il problema, quindi, “non riguarda una sola Nazione, ma richiama la solidarietà, anche istituzionale, di tutti i popoli del continente europeo, come anche quella delle strutture dell’Unione Europea e degli altri organismi continentali”.
Per questo, i Vescovi chiedono “l’effettiva partecipazione di tutti i responsabili nella soluzione di questo problema veramente grave e urgente”.
“Dobbiamo vedere in ogni persona umana l’inalienabile dignità della creatura che porta in sé l’immagine di Dio”, sottolineano i presuli.
Allo stesso modo, ricordano la necessità di essere “responsabili per la salvaguardia dell’ordine legale e rispettoso della dignità di tutte le persone nei Paesi del nostro continente”.
I Vescovi europei chiedono infine una rapida soluzione del conflitto libico: “Preghiamo affinché le armi cedano lo spazio alla ragione e al dialogo”, conclude il comunicato.