Cardinale statunitense difende i diritti dei musulmani

Sottolinea la libertà religiosa per tutti

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WASHINGTON, D.C., giovedì, 31 marzo 2011 (ZENIT.org).- Il Cardinale statunitense Theodore McCarrick ha sottolineato il valore della libertà religiosa per tutte le fedi, difendendo in particolare i diritti dei musulmani.

L’ex Arcivescovo di Washington lo ha affermato questo martedì a nome della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti in una testimonianza davanti alla riunione del Comitato Giudiziario del Senato su Costituzione, Diritti Civili e Diritti Umani sul tema “Difendere i diritti civili dei musulmani americani”.

“La libertà religiosa è una base essenziale della nostra vita insieme nella nostra Nazione e nel mondo”, ha dichiarato il Cardinale, sottolineando che la libertà “viene distrutta dagli attacchi alle persone in alcuni Paesi a causa della loro religione e dal terribile utilizzo della religione per incitare l’odio o addirittura giustificare la violenza”.

“Non si può permettere che una giustificata preoccupazione per la sicurezza e il perseguire in modo appropriato quanti snaturano la religione per attaccare altri diventi una nuova forma di discriminazione e intolleranza religiosa”, ha sottolineato.

“E’ per questo che siamo dalla parte dei nostri fratelli e delle nostre sorelle musulmani in difesa della loro dignità e dei loro diritti, come lodiamo e ci aspettiamo reciprocità e solidarietà con noi quando i diritti dei cristiani e di altri gruppi religiosi vengono violati nel mondo”.

Espressioni di fede

Per il Cardinale McCarrick, “è essenziale sottolineare che la libertà religiosa inizia con il diritto di culto in base alla propria coscienza, ma non termina qui”.

“La libertà religiosa include altre attività fondamentali che esprimono la nostra fede, tra le quali la libertà di coscienza nel fornire assistenza sanitaria e altri servizi umani, il diritto di istituire e mantenere scuole che riflettano autenticamente i nostri valori e il diritto di partecipare e contribuire agli affari pubblici e comunitari”.

In questa luce, “atti di discriminazione nei confronti dei cattolici e delle nostre convinzioni sono spesso espressi in modo estremamente pubblico”.

Ad esempio, ha indicato, “siamo accusati di discriminazione o chiamati ‘bigotti’ quando sosteniamo la tradizionale comprensione del matrimonio tra un uomo e una donna, che molte tradizioni religiose e non religiose hanno sostenuto nella storia dell’umanità”.

“Sosteniamo un’autentica visione del matrimonio non per offendere o per trattare la gente ingiustamente”, ha spiegato, “ma per offrire un modello sano e positivo della famiglia umana, che è servito da base per la società nel corso delle epoche”.

“Siamo fermamente impegnati nella difesa della libertà religiosa di tutti – non solo dei cattolici –, perché il nostro impegno si basa sulla nostra preoccupazione per la dignità di ogni persona umana”, ha aggiunto.

“Allo stesso tempo, riconosciamo che non ogni accusa di agire in modo errato contro persone o gruppi in una comunità religiosa è legata alla discriminazione religiosa o all’essere bigotti. Le convinzioni religiose non sono una scusa per minacciare gli altri di mettere in pratica atti violenti o per perpetrarli”.

Ideologia estremista

Il Cardinale McCarrick ha riconosciuto che “in questo momento particolare della storia della nostra Nazione, affrontiamo una minaccia reale alla nostra sicurezza nazionale da parte del terrorismo che ha origine in una particolare forma di ideologia estremista che si pone al di fuori dell’autentico islam”.

“Queste minacce pervasive mettono in pericolo tutti, sia in questo Paese che all’estero”, ha affermato. “Non possiamo fingere che queste minacce non esistano”.

“Il nostro Governo ha il dovere di comprendere la minaccia e di affrontarla in modo efficace, per far sì che i nostri cittadini siano al sicuro e per promuovere e difendere il bene comune”.

“La legittima preoccupazione per l’ordine pubblico, ad ogni modo, deve essere perseguita con capacità adeguate e rispetto per la libertà religiosa, e con un’attenzione particolare ad evitare generalizzazioni sull’islam basate solo sulla condotta e sulle visioni estreme di un piccolo gruppo di estremisti radicali”.

“Come comunità religiosa, la nostra fede cattolica e il nostro rispetto per le convinzioni religiose e le libertà degli altri ci impegnano a difendere e a promuovere il diritto alla libertà religiosa per tutti come priorità morale e responsabilità umana”, ha dichiarato il porporato.

“Non lo facciamo da soli, ma camminiamo insieme ai nostri vicini di vari credo e tradizioni religiose”.

“Mentre le società a maggioranza musulmana discutono su come trattare le minoranze religiose, permettete loro di guardare alla nostra Nazione in cui lavoriamo per assicurare che le loro sorelle e i loro fratelli musulmani siano trattati con dignità e la loro identità religiosa e le loro convinzioni vengano trattate con rispetto”, ha esortato.

“Mostriamo loro un popolo benedetto da una libertà religiosa conquistata a fatica che vive l’impegno per i diritti di tutti dimostrando pieno rispetto per l’identità, l’integrità e la libertà di tutte le religioni e delle loro istituzioni”, ha concluso.

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ZENIT Staff

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