PHOENIX, mercoledì, 30 marzo 2011 (ZENIT.org).- I Vescovi dello Stato dell’Arizona (Stati Uniti) chiedono l’abolizione della pena di morte, sottolineando che questo tipo di vendetta è contrario ai valori evangelici.
I presuli della Conferenza Cattolica dello Stato hanno diffuso una dichiarazione in vista dell’esecuzione, avvenuta in queste ore, di Eric John King, ritenuto colpevole di duplice omicidio durante un furto in un negozio di generi alimentari nel 1989. L’esecuzione di un altro uomo, Daniel Wayne Cook, è programmata per la prossima settimana.
La dichiarazione è stata firmata dal Vescovo James Wall di Gallup, dal Vescovo Thomas Olmsted di Phoenix, dal Vescovo ausiliare Eduardo Nevares di Phoenix e dal Vescovo bizantino Gerald Dino dell’eparchia di Van Nuys.
I presuli esprimono “compassione per coloro che sono vittime di crimini brutali e per le loro famiglie”, sottolineando che “gli effetti dell’omicidio, in particolare, sono davvero terribili”.
Ad ogni modo, ribadiscono la propria opposizione all’uso della pena di morte: “Siamo fermamente convinti che la pena capitale sia una vendetta sanzionata dallo Stato che non è conforme al Vangelo di Gesù Cristo”.
“Pensiamo che la pena di morte – quando sono disponibili altri mezzi per far sì che la società sia al sicuro da criminali pericolosi – neghi l’intrinseca dignità e santità della vita umana”.
L’uso di questo tipo di pena, aggiungono, “è un contributo alla cultura della morte”.
La dichiarazione ricorda che “Papa Giovanni Paolo II, un grande sostenitore della vita umana, ha affermato che l’uso della pena capitale dovrebbe essere limitato solo a situazioni estremamente rare laddove sia necessario difendere la società”.
“Le esecuzioni nel nostro Stato non difendono nessuno, e quindi sono sbagliate”, aggiunge il testo.
Per questo, i presuli concludono chiedendo che si ponga fine alla “violenza superflua della pena di morte”.