Alla beatificazione di Giovanni Paolo II “c’è posto per tutti”

L’organizzazione smentisce che si sia creata una situazione d’“emergenza”

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ROMA, martedì, 29 marzo 2011 (ZENIT.org).- “Roma è pronta ad accogliere a tutti i pellegrini che vogliano venire, abbiamo la disponibilità anche del Lazio, come di tutte le città attorno a Roma”.

Lo ha affermato monsignor Liberio Andreatta alla presentazione operativa degli eventi collegati alla beatificazione di Giovanni Paolo II, svoltasi nella sede del Vicariato di Roma alla presenza di importanti autorità civili, smentendo così le voci che annunciavano una situazione d’emergenza.

Quanto agli spostamenti dentro Roma, il ticket dei pellegrini permetterà di usare gratuitamente i mezzi pubblici per tre giorni. La metropolitana funzionerà 22 ore al giorno (tranne dalle 2 alle 4 del mattino).

Per arrivare a Roma si useranno i treni, gli stessi che nei giorni lavorativi trasportano migliaia di persone, solo che in questi giorni non ci sarà il flusso dei lavoratori. Ci sarà poi una “notte bianca” delle chiese.

“Sarà una risposta corale che dimostrerà quanto Giovanni Paolo II sia stato amato”, ha indicato monsignor Andreatta, precisando che “è stato scelto il primo maggio, domenica in albis, perché è dedicata alla Divina Misericordia, perché lui ha voluto santificare Santa Faustina e morì proprio dopo i primi Vespri della festa della Divina Misericordia”.

I tre eventi relativi alla beatificazione sono:

– La veglia al Circo Massimo il 30 aprile, presieduta dal Cardinale Agostino Vallini, organizzata dalla Diocesi di Roma e alla quale Benedetto XVI parteciperà con un collegamento video.

– La Messa di beatificazione di Giovanni Paolo II, il primo maggio alle 10.00, presieduta dal Santo Padre. In seguito, nella Basilica di San Pietro, presso l’Altare della Confessione, inizierà la venerazione delle spoglie di Giovanni Paolo II fino al termine della fila di fedeli.

– La Messa di ringraziamento, lunedì 2 maggio a San Pietro. L’evento conclusivo sarà celebrato dal Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone.

Durante la conferenza stampa è stato ribadito varie volte che non ci saranno biglietti per entrare al Circo Massimo né a San Pietro. Nessuno, quindi, può vendere biglietti di ingresso agli eventi.

L’organizzazione è stata affidata all’Opera Romana Pellegrinaggi (ORP), che farà preparare nel Circo Massimo sistema video, audio e palco per la celebrazione della veglia. Ci sarà un collegamento via Internet con 5 santuari del mondo.

Nelle zone vicine a San Pietro verranno allestiti dei maxischermi: a Castel Sant’Angelo, Via della Conciliazione, Piazza Risorgimento e altri luoghi, il tutto gestito da 2.500 volontari.

Si distribuiranno anche pacchi alimentari (la Nestlé ha donato un milione di bottiglie d’acqua), ci sarà un kit informativo con i percorsi nel Lazio collegati alla vita di Giovanni Paolo II e ovviamente verrà assicurata assistenza sanitaria. Ci sono anche tariffe agevolate per i treni e con compagnie aeree, navali, ecc.

“Le spese, diversamente da altre volte – vista la difficile situazione economica attuale, ha detto monsignor Andreatta -, non vogliono gravare le amministrazioni pubbliche”.

“Sappiamo attraverso la Caritas che molte famiglie hanno problemi per arrivare alla fine del
mese”, ha aggiunto. “E anche se ogni evento porta ricchezza perché il Comune incasserà il contributo di soggiorno, ecc., il vero evento è religioso e quindi vogliamo pensare anche a queste famiglie”.

Il costo calcolato sarà sui tre-quattro euro a persona. Non si sa ancora, quindi, l’ammontare totale, visto che varierà a seconda delle persone che verranno a Roma. “Poi sarà reso pubblico il bilancio in modo trasparente per far sapere come sono stati spesi i soldi, e tutto fatturato con IVA” ha indicato monsignor Andreatta.

Padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, ha ribadito che “non c’è alcuna emergenza, c’è posto per tutti. Venite a Roma, Roma vi accoglie”.

Sui prezzi gonfiati degli alberghi, ha ricordato che “c’è sempre qualcuno che fa il furbo”, anche se ora è stato firmato un decalogo etico con la Federazione degli albergatori e le cose stanno migliorando.

Padre Atuire ha ricordato che “nessuno dovrà rimanere fuori per motivi economici, e i giovani che non possono pagare un alloggio avranno posti a loro dedicati in cui dormire”.

Per quanto riguarda i parcheggi, saranno in varie zone, dalle quali il sistema sarà potenziato con navette, ma il mezzo principale sarà il treno. Ci saranno anche parcheggi per i diversamente abili.

Il tempo consigliato per vivere bene l’evento, ha detto padre Atuire, è di tre giorni.

“Ci sarà un’organizzazione modulare che permetterà di assistere a tutti i pellegrini che vogliono venire. Il numero è suscettibile di cambiamenti e siamo pronti”.

Dopo l’evento, i fondi eventualmente avanzati dalle donazioni ricevute verranno destinati a una mensa per bisognosi nella zona della stazione Termini.

Circa la coincidenza con le celebrazioni del 1° maggio, visto che alcuni pensano che la Chiesa stia “rubando” la data della festa dei lavoratori, padre Atuire ha indicato che “non c’è alcuna conflittualità con il concertone di San Giovanni, una è al mattino e l’altro di pomeriggio”.

Il sacerdote ha inoltre ricordato che il 1° maggio è la festa di San Giuseppe Lavoratore, e che la parola “scippo” fa pensare a un’ideologizzazione.

Il 5 aprile ci sarà una conferenza stampa istituzionale con i contenuti dell’evento e alcune nuove precisazioni.

Sulla presenza di 300.000 pellegrini, ritenuti pochi rispetto ai due milioni calcolati all’inizio, l’amministratore delegato dell’ORP ha affermato che dipende anche da come si effettuano i calcoli, visto che se si conta per eventi si arriva anche a 1,5 milioni di presenze.

E’ stato anche aperto un conto in diverse banche per le donazioni, e non ci saranno commissioni verso gli utenti.

Del francobollo commemorativo si occuperà il Ministero dello Sviluppo. L’emissione ufficiale sarà il 29 aprile assieme alla medaglia della Zecca di Roma. Il francobollo e la medaglia si basano su una foto di Giovanni Paolo II del 1999.

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ZENIT Staff

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