Una monaca agostiniana scriverà i testi per la Via Crucis

La prima donna in questo pontificato per l’appuntamento al Colosseo

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ROMA, venerdì, 25 marzo 2011 (ZENIT.org).- Quest’anno, sarà la monaca agostiniana madre Maria Rita Piccione l’autrice dei testi delle meditazioni per le 14 stazioni della Via Crucis, che si svolgerà al Colosseo nel Venerdì Santo, alla presenza di Benedetto XVI e sarà trasmessa in mondovisione tv su Raiuno. 

Madre Piccione è presidente della Federazione delle Monache Agostiniane e madre superiora del Monastero dei Santi Quattro Coronati a Roma, dove la sera del 22 aprile sarà celebrato il suggestivo rito della Passione, che dal 1964, con Papa Paolo VI, si è svolto fino ad oggi ininterrottamente al Colosseo.

Le meditazioni verranno pubblicate nei prossimi giorni in un libretto e saranno arricchite dai disegni realizzati da un’altra monaca agostiniana, suor Elena Manganelli, del Monastero di Lecceto, nei pressi di Siena.

Non è la prima volta, tuttavia, che a una donna viene affidato il compito di redigere i testi delle meditazioni: era infatti già accaduto nel 1993, con madre Anna Maria Canopi, abbadessa dell’Abbazia Benedettina “Mater Ecclesiae”, dell’Isola di San Giulio, vicino Novara, e nel 1995, quando fu la volta della monaca della comunità protestante di Grandchamp, in Svizzera, sorella Minke de Vries.

Nel 2002 le riflessioni furono affidate a 14 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede. In particolare a 5 giornaliste – l’italiana Marina Ricci, la portoghese Aura Miguel, la francese Sophie de Ravinel, la messicana Valentina Alazraki e la tedesca Marie Czernin – venne affidato il commento delle stazioni in cui le donne – Maria, la Madre di Gesù, le discepole che hanno seguito il Maestro fino al Calvario, le figlie di Gerusalemme – sono protagoniste e testimoni di vari episodi della Passione del Signore.

In altre occasioni gli autori sono stati grandi teologi (ad esempio Urs von Balthasar), uomini di cultura (come il poeta Mario Luzi), pastori (i Cardinali Miguel Obando Bravo di Managua, Miloslav Vlk di Praga, Vinko Puljic di Sarajevo, Angelo Comastri e Camillo Ruini) o esponenti ecumenici (il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, o il teologo ortodosso laico Olivier Clément).

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione