Mons. Aquila: come dovrebbe esercitare la sua autorità la Chiesa?

Esorta i sacerdoti a dire la verità anche se porta impopolarità

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PHILADELPHIA, giovedì, 24 marzo 2011 (ZENIT.org).- Il Vescovo di Fargo (North Dakota, Stati Uniti) ha esortato i sacerdoti a imitare l’esercizio dell’autorità di Gesù e a non aver paura di correggere gli altri nel servizio alla verità.

Monsignor Samuel Aquila ha rivolto il suo appello venerdì scorso a Philadelphia durante il discorso di apertura del 10° Simposio annuale sulla Spiritualità e l’Identità dei Sacerdoti Diocesani, copatrocinato dall’Istituto per la Formazione dei Sacerdoti e dal Seminario San Carlo Borromeo.

“Dal Concilio Vaticano II, il mondo e la Chiesa vivono tempi in cui l’autorità viene messa in discussione e il suo esercizio diventa un compito difficile”, ha affermato.

“Oggi ci sono scetticismo, dubbi, dissensi e sfide che agiscono contro l’esercizio dell’autorità”.

“Nella Chiesa, ciò risulta particolarmente complicato, visto che la cultura secolare mina qualsiasi autorità attribuita a Dio e trasforma l’uomo in un dio”, ha ammesso il Vescovo.

“Anche se siamo nel mondo”, ha continuato, “non siamo del mondo, siamo di Cristo, e l’autorità deve essere esercitata come l’ha esercitata Gesù – al servizio del Padre, della verità e di quanti sono affidati alle nostre cure”.

“Vivendo il magistero di Cristo, il Vescovo e il sacerdote hanno la responsabilità di conoscere e amare le Scritture e anche il Catechismo, insegnando con chiarezza e fedeltà ciò che si è ricevuto da Cristo e che viene trasmesso nella Chiesa”.

Comunione con Cristo

Il presule ha sottolineato che ciò deve essere fatto “in una profonda comunione interiore con Cristo”, che significa “mettere da parte le proprie opinioni personali e guardare attraverso gli occhi e il cuore di Cristo”.

“A volte Gesù chiamava direttamente la gente a convertirsi”, ha osservato il presule. “Questa immediatezza ci risulta scomoda oggi”.

Il Vescovo ha quindi chiesto di seguire l’esempio di Gesù e il linguaggio che usava, che “ci sfida ad analizzare il modo in cui correggiamo i fedeli, inclusi sacerdoti e Vescovi, e a dire la verità, soprattutto a coloro che dicono di stare con Cristo e la sua Chiesa ma non accettano gli insegnamenti di Gesù e della Chiesa”.

“I Vescovi e i sacerdoti, come atto di amorosa obbedienza a Cristo, dovrebbero tornare al totale esercizio dell’autorità di Cristo testimoniata nel Vangelo”, ha affermato.

“Se non usiamo questa autorità, esitiamo nel suo esercizio o la mettiamo in dubbio, allora ciò ci potrà solo condurre a lasciare nelle mani del padre della menzogna le menti e i cuori dei fedeli, e questi continueranno a muoversi sulle vie dell’uomo e non su quelle di Dio”.

“Gesù è il pastore che ci insegna, come Vescovi, sacerdoti e futuri sacerdoti, come si deve vivere l’autorità pastorale che Egli e lo Spirito Santo ci concedono nel giorno della nostra ordinazione”, ha dichiarato il Vescovo Aquila.

“L’autorità che Gesù esercita la riceve dal Padre. Egli è al servizio del Padre”, ha aggiunto.

“Ascoltando la voce di Gesù, osserviamo che all’interno dell’autorità ci sono l’obbedienza e l’amore”.

Formazione in seminario

Monsignor Aquila ha raccomandato di prestare speciale attenzione alla “formazione del cuore dei seminaristi”, per “aiutarli a ricevere nel loro cuore i desideri di Gesù, e prepararli anche a ricevere, in obbedienza, l’autorità che Cristo concederà loro il giorno dell’ordinazione”.

Il Vescovo ha sottolineato quattro modi pratici per far sì che i seminaristi rendano il proprio cuore “ricettivo ai desideri di Gesù”: lectio divina, la scuola di Nazareth, il sacramento della riconciliazione e la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia.

“Il seminarista, avendo i desideri di Gesù, si sente chiamato a volersi donare completamente al Padre e alla Chiesa”, ha affermato.

“Nell’esercizio dell’autorità di governo di Cristo, anche noi, se abbiamo il cuore di Cristo e il suo amore, finiremo sulla croce con Lui”, ha aggiunto.

“E’ stata proprio questa l’esperienza di San Pietro e San Paolo, San Giovanni Fisher e molti altri Vescovi e sacerdoti martiri attraverso la storia della Chiesa”.

“Vivere l’autorità pastorale di Gesù in amorevole obbedienza ci porterà alla Croce come ci ha portato Lui, per il nostro amore al Padre con il cuore di Gesù”.

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ZENIT Staff

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