Un convegno discute sull'idea di università

A Concesio (Brescia) il 25 e il 26 marzo

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ROMA, lunedì, 21 marzo 2011 (ZENIT.org).- “L’idea di università” è il tema su cui si confronteranno a Concesio (Brescia) il 25 e il 26 marzo esperti e interessati al tema in un periodo in cui la questione della riforma universitaria ha infiammato gli animi e ha reso necessario un approfondimento dell’argomento.

L’incontro si svolgerà presso l’Auditorium Vittorio Montini dell’Istituto Paolo VI, situato accanto alla casa natale di Papa Montini, ed è promosso dall’Opera per l’Educazione Cristiana di Brescia e dall’Editrice Studium di Roma.

L’attuazione della riforma universitaria, ricordano gli organizzatori in un comunicato, offre “l’occasione di discutere sulle strutture, le funzioni e le finalità dell’università odierna: cosa è stata, quali sono le tendenze, quali i modelli che ne ispirano le politiche di sviluppo, quali gli obiettivi nell’ambito della formazione europea”.

La riflessione, che riprende quella avviata da Studium sullo stesso tema circa 30 anni fa, si collega idealmente “con il pensiero, l’impegno e gli sforzi di Giovanni Battista Montini – quale assistente della Fuci prima, alla Segreteria di Stato poi e infine come Pontefice negli anni difficili della contestazione studentesca – verso studenti e docenti”.

“L’università è per noi un fattore specificante”, scriveva nel 1928 riferendosi all’educazione giovanile, perché “la dedizione totale allo studio, cioè al mondo della verità, al cimento ardimentoso dello spirito che vuol appropriarsi dell’universo, è per noi tal cosa da riassumere ed improntare di sé tutti gli altri aspetti della vita” dei giovani.

Negli ultimi decenni, sottolineano gli organizzatori, “l’accesso agli studi superiori è divenuto sempre più fattore decisivo della crescita sociale, che interessa tutti, senza tuttavia perdere quel carattere fondamentale che lo rende adatto alla preparazione della classe dirigente del Paese, benché tale selezione professionale si accompagni ormai anche ad altri determinanti fattori”.

Da qualche tempo, aggiungono, “è in corso però un riposizionamento del ruolo e della funzione degli studi universitari, di cui la recente riforma, se ben attuata, costituisce una tappa significativa per la loro piena qualificazione”.

Ai lavori congressuali, che saranno aperti dal presidente dell’Opera per l’Educazione Cristiana Giuseppe Camadini e dalla relazione del presidente di Studium Vincenzo Cappelletti, interverranno i rettori delle università statali di Brescia e di Bergamo e quelli della Cattolica del Sacro Cuore di Milano e della Lumsa di Roma, che affronteranno le questioni ancora aperte nell’applicazione concreta della riforma, sollecitati dalle indicazioni del professor Alessandro Schieraro nella sua veste di consulente del Ministero.

Discuteranno i nodi cruciali del rapporto tra fede e cultura, ricerca umanistica e ricerca scientifica, mondo dell’economia e saperi, della formazione e dei formatori, anche nel quadro europeo degli studi, F.G. Brambilla, E. Berti, A. Quadrio Curzio, G. Bertagna e C. Xodo.

Il tutto “senza perdere i riferimenti orientativi del pensiero di Papa Montini, esaminati da Angelo Maffeis, il quale durante l’apostolato alla Fuci considerava il tempo universitario come un ‘periodo critico e grande’ nel quale i giovani si formano ‘nel pensiero, nel carattere e nella personalità’, un tempo cioè di ‘straordinaria importanza’ in cui si impara ad affrontare la vita”.

 

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ZENIT Staff

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