La beatificazione di Giovanni Paolo II: accogliere la bontà di Dio

I Vescovi portoghesi divulgano una nota pastorale per l’occasione

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ROMA, mercoledì, 16 marzo 2011 (ZENIT.org).- La beatificazione di Giovanni Paolo II, il 1° maggio prossimo, è un’opportunità per ringraziare e accogliere la bontà di Dio, che suscita persone disponibili a indicare Cristo come cammino sicuro.

E’ quanto si legge nella Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP) in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, diffusa questo martedì dall’organismo episcopale, riunito a Fatima in ritiro spirituale.

Beatificando Giovanni Paolo II, afferma la Nota, la Chiesa “sta sottolineando alcuni tratti di una santità particolare, considerando che non solo merita di essere conosciuta e ammirata, ma che può essere luce che guida e stimola a procedere sul cammino di conversione all’amore di Dio e del servizio agli uomini e alle donne del nostro tempo”.

La santità, indica il testo, “è frutto della relazione tra la Grazia di Dio e la Libertà umana”.

Caratteristiche

Richiamando alcune caratteristiche della santità di Giovanni Paolo II, la Nota Pastorale afferma che Wojtyła è stato un “uomo di intensa vita interiore che si comunica”.

“Chi non ricorda in modo intenso e profondo come celebrava l’Eucaristia, come si raccoglieva a lungo in preghiera, ovunque arrivasse, e la devozione con cui parlava spontaneamente di Cristo e della Madonna?”.

“Allo stesso tempo, manifestava una capacità non comune di comunicazione personale, sia davanti alle folle che in privato, attirando magneticamente tanti giovani, tra i quali molti che si dicevano lontani dalla Chiesa”.

Il testo della CEP sottolinea anche che Giovanni Paolo II è stato un “profeta di audaci interventi in nome della giustizia e della pace”.

“Nelle prime parole che disse al popolo riunito in Piazza San Pietro, subito dopo essere stato eletto Papa, ci ha esortati così: ‘Non abbiate paura!’. Ed egli è stato un uomo senza paura, affrontando molte e difficili situazioni politiche, sociali e morali”.

“E’ stato un uomo coraggiosamente senza paura in relazione alle politiche internazionali, nella fattispecie dell’Est europeo. Non ci sono dubbi sul suo ruolo nella caduta dei regimi comunisti totalitari, nella promozione dei diritti umani e nella difesa della vita e dei valori morali”.

“Indicando sempre vie di riconciliazione e di pace, ha viaggiato in tutto il mondo, correndo ogni rischio nell’attuazione della missione di Gesù Cristo, in instancabili azioni di nuova evangelizzazione”, sottolinea la Nota.

Per i Vescovi del Portogallo, il Papa polacco è stato un “servitore dell’amore e della tenerezza per i più deboli e di perdono dei nemici”.

“Giovanni Paolo II ha sempre manifestato una particolare attenzione e un affetto speciale per i bambini, i più poveri e fragili. Era commovente quando, pieno di gioia e serietà, scavalcava il protocollo e toccava bambini e malati”.

La CEP aggiunge che il Pontefice è stato un “testimone della gioia nella salute e nella malattia, con il massimo rispetto per la vita”.

Ha affrontato la sua malattia in “modo umile e sereno”, ha accettato “la sua immagine sfigurata, la propria incapacità di parlare, senza vergognarsi di presentare la sua verità pubblicamente, solidale con tutti coloro che soffrono”.

“Ha lottato fino alla fine senza smettere di essere presente per comunicare la fede, la certezza dell’amore di Dio, in tutte le circostanze, anche in quelle in cui il mondo non vuole più vedere o alle quali ha tolto dignità”.

“Anche quando era già gravemente malato e nel congedo da questo mondo, ci ha dato lezioni eloquenti, come maestro e pastore fino alla fine”.

Accoglienza

Commentando la testimonianza di vita di Giovanni Paolo II, la CEP sottolinea che la santità “non è riservata a un gruppo ristretto di geni ed eroi della virtù. Con la grazia di Dio, è alla portata di tutti dare un’alta qualità di amore alla vita comune”.

“La beatificazione di Papa Giovanni Paolo II è un appello e un’offerta che la Chiesa fa a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà. Siamo invitati a ringraziare Dio per la vita e l’azione di questo Papa, per tutto il bene e lo stimolo che continua a trasmetterci con il suo esempio e la sua intercessione”.

“Siamo anche invitati a ringraziare e ad accogliere la bontà di Dio che, ancora una volta, si rivela attento alle nostre necessità e gioie, tristezze e speranze, suscitando sempre, nel momento giusto, persone disponibili a indicare, in modo rinnovato, Gesù Cristo, cammino sicuro, verità luminosa e vita abbondante”, afferma la Nota.

Concludendo il testo, i Vescovi portoghesi invitano i fedeli ad associarsi alla commemorazione della beatificazione, in ambito nazionale, in una celebrazione che si svolgerà a Fatima il 13 maggio prossimo.

“Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, ci ispiri a progredire nei cammini di santità a cui Dio ci chiama nella vita comune del nostro quotidiano”, auspica l’episcopato.

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ZENIT Staff

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