CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 13 marzo 2011 (ZENIT.org).- Con il suo secondo volume su “Gesù di Nazaret”, Benedetto XVI riesce a far riscoprire al mondo la figura di Cristo con un’opera di importanza “storica”, sostiene il portavoce vaticano.
Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, constata in primo luogo che il libro è storico perché “inaugura una nuova era” nell’interpretazione della Bibbia, basata non solo sulla rigorosa analisi storico-critica, ma anche sulla dimensione che apre la fede.
“Lo studioso Joseph Ratzinger, che è anche il Pastore della Chiesa universale, ci guida in una lettura competente, approfondita e allo stesso tempo coerente con la fede cristiana e la sua tradizione”, spiega il portavoce del Vaticano nell’editoriale dell’ultimo numero di “Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano.
“E’ una sintesi nuova e vissuta fra le esigenze della cultura storico-critica e quelle della fede, in cui sono nati i testi del Vangeli e in cui solo possono essere capiti nel modo più adeguato”, sottolinea.
Libro per il dialogo
In secondo luogo, padre Lombardi spiega che si tratta di un libro “fatto per il dialogo”: “la figura di Gesù viene presentata a tutti come la grande risposta di Dio agli interrogativi più profondi e veri dell’esistenza umana di ogni tempo, compresi quelli cruciali sul male, sulla sofferenza e sulla morte”.
“E’ un’offerta, che corrisponde al senso della stessa missione di Gesù, che può essere accolta o rifiutata, ma è sempre ‘sangue versato per tutti’ e mai ‘contro’ qualcuno”.
Con il volume, centrato sul cuore dell’evento e sul significato della vita di Gesù – la passione e la resurrezione –, si compie un grande desiderio del Papa, il culmine del suo “lungo cammino interiore” alla ricerca del “volto del Signore”, ma anche la sua condivisione per chiunque voglia parteciparvi.
“Sappiamo che è costato fatica al Papa portarlo a compimento nonostante i gravosi impegni del suo servizio quotidiano”, conclude padre Lombardi. “E’ un dono per la nostra gioia”.