Il Papa prega per le vittime dello tsunami abbattutosi sul Giappone

Si parla di oltre 1.000 vittime dopo il terremoto nel Paese asiatico

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ROMA, venerdì, 11 marzo 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso cordoglio e vicinanza nella preghiera per tutti coloro rimasti coinvolti nel violento terremoto e nel successivo tsunami che questo venerdì ha devastato il Giappone, provocando per il momento oltre 1.000 morti. 

Un terremoto di magnitudo 7.9 (con una seconda scossa di 8.8) ed epicentro in mare, a circa 400 km a nord-est di Tokyo, ha infatti colpito intorno alle 15 ora locale il Paese – situato nel cosiddetto “Anello di fuoco”, un arco di zone vulcaniche lungo la costa del Pacifico, dove si produce il 90% dei terremoti del pianeta -, scuotendo per diversi minuti le costruzioni.

Il sisma ha poi provocato uno tsunami con onde alte fino a 10 metri, che hanno investito terreni agricoli, case, raccolti, trascinando barche e auto e provocando incendi.

In un telegramma a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone indirizzato a mons. Leo Jun Ikenaga, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Giappone, si legge: “Profondamente addolorato per gli improvvisi e tragici effetti del gigantesco terremoto e del successivo tsunami che hanno colpito le regioni costiere del nord-est del Giappone, Sua Santità il Papa Benedetto XVI assicura a tutte le vittime la sua vicinanza in questo momento di difficoltà”.

“Prega per tutti coloro che sono morti – continua il telegramma –, e sulle loro famiglie e sui loro amici in lutto invoca benedizioni divine di forza e consolazione. Il Santo Padre esprime inoltre la sua solidarietà orante per tutti coloro impegnati nelle operazioni di salvataggio e che offrono sollievo e sostegno alle vittime di questo disastro”.

Nel frattempo sono stati lanciati allarmi tsunami per l’intero bacino del Pacifico, a eccezione del territorio continentale di Usa e Canada.

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ZENIT Staff

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