Il Regno Unito dopo la visita del Papa

Un vescovo parla di una rinnovata spiritualità e di impegno nel sociale

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di Genevieve Pollock

LONDRA, mercoledì, 2 marzo 2011 (ZENIT.org).- La visita di Benedetto XVI nel Regno Unito comincia a dare i suoi primi frutti visibili. I cattolici stanno dimostrando, infatti, un rinnovato impegno nella missione di evangelizzazione e avviando diversi programmi sociali.

Monsignor Kieran Conry, Vescovo di Arundel e Brighton, presidente del Dipartimento per l’evangelizzazione e la catechesi della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha detto a ZENIT che, a quasi sei mesi dalla visita del Papa, “la gente nelle nostre parrocchie ancora parla dell’evento e dell’effusione di grazia a cui si è assistito”.

“Siamo stati rinnovati nella nostra gioia e nella nostra convinzione come cattolici”, ha aggiunto. “Guardando oltre i confini delle nostre parrocchie si scorgono segni di una nuova conversione, con diversi gruppi e organizzazioni che lavorano a servizio dei poveri delle nostre comunità locali”.

Il presule ha, inoltre, riferito che “recentemente, diverse centinaia di persone si sono incontrate presso la Liverpool Hope University per riflettere sull’importanza della Dottrina sociale della Chiesa e per esplorare come poter approfondire il nostro impegno sociale, soprattutto verso i più bisognosi della nostra comunità”.

“La visita del Papa ci ha fornito un’occasione unica per presentare a tutti il volto del Cattolicesimo contemporaneo in Inghilterra e Galles, e c’è stata nell’insieme un’accoglienza molto positiva”, ha affermato il Vescovo.

Ed ha aggiunto: “ha avuto l’effetto di risvegliare la vita spirituale di molte persone, di qualunque credo o estrazione”.

Un posto per Dio

Per esempio – ha riferito monsignor Conry – le ricerche mostrano che dopo la visita, quasi il 60% delle persone ha espresso la convinzione che “c’è un posto per Dio, per la religione e la virtù nella sfera pubblica”.

Inoltre, ha affermato, “vi è stato un aumento di quasi il 50% nel livello di gradimento per il Papa, mentre più di un terzo della gente ha espresso la convinzione che la visita del Pontefice sia stata un bene per la Gran Bretagna”.

“In questo modo la visita di Sua Santità ha aperto nuove opportunità per condividere e dialogare”, ha osservato il presule. “Abbiamo notato un rafforzamento della fede nelle altre Chiese cristiane e un rinnovamento del dialogo tra le Chiese”.

Per mons. Kieran Conry: “la visita del Santo Padre è stata la prima visita di Stato di un Papa nel Regno Unito e per questo ha avuto la possibilità di rivolgersi a ogni membro della nostra società come messaggero del Vangelo di Gesù Cristo”.

Il Vescovo ha ricordato che “il Papa Benedetto XVI, nel suo discorso all’udienza generale del 22 settembre, ha descritto il Regno Unito come un ‘crocevia della cultura e dell’economia mondiale’, che in quanto tale rappresenta l’intero Occidente”.

“L’importanza di entrare in dialogo con la cultura del Regno Unito è stata sottolineata con la costituzione del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, ha osservato mons. Conry. “Questa è la principale sfida per il ministero dell’evangelizzazione in Inghilterra e Galles”.

Ed ha continuato: “Ciò presuppone un dialogo con i media e con le idee emergenti di un Paese che è crocevia di culture”.

“Nel suo discorso, Papa Benedetto XVI ha lanciato la sfida per l’evangelizzazione in questo Paese: come dialogare con l’intelletto di questa civiltà e come comunicare l’immutabile novità del Vangelo di cui esso è permeato?”.

“Ci troviamo di fronte alla sfida di doverci impegnare ex novo in un Paese che ha un’antica cultura cristiana”, ha affermato ancora il presule.

“Negli ultimi anni questa cultura si è sbiadita in modo significativo”, ha affermato. “Il Cardinale Godfried Danneels ha denunciato questo fenomeno che coinvolge tutta l’Europa, quando ha parlato di una ‘deforestazione della memoria cristiana’”.

“È nostro dovere riseminare questa terra fertile”, ha concluso il Vescovo.

Programma sul seguito

Per ottenere risultati concreti di lungo termine dalla visita di Benedetto XVI, per la chiesa e la società, l’Ufficio per la missione domestica, che fa parte del Dipartimento per l’evangelizzazione, della Conferenza episcopale, ha avviato un programma sul seguito alla visita, dal titolo “Some Definite Purpose” (qualche chiaro proposito).

Prendendo spunto dalle omelie e dai discorsi del Papa, pronunciati durante i suoi giorni nel Regno Unito, il programma propone numerosi eventi e progetti, come una giornata di avvicinamento ai cattolici che non vanno a Messa, prevista per il prossimo 26 marzo.

Inoltre, esso offre risorse per promuovere le processioni per la festa del Corpus Domini a giugno e per i pellegrinaggi ai santuari mariani a luglio e agosto. Per ottobre i fedeli sono invitati a partecipare alla Little Way Week, ovvero a sette giorni di servizio sulle orme di Santa Teresa di Lisieux.

Il programma prevede sei obiettivi: conoscere la nostra missione, rafforzare i nostri convincimenti, dare testimonianza della fede, servire gli altri, cercare il dialogo e puntare al trascendente.

Sono stati elaborati materiali e pubblicazioni per le parrocchie, che saranno offerti durante l’anno a sostegno di quest’iniziativa.

“È molto importante che noi tutti cerchiamo di proseguire sulla via del ‘cuore che parla al cuore’, di dare testimonianza alla gioia della nostra fede nella vita quotidiana.”, ha affermato mons. Conry.

“Invito e incoraggio ciascuno ad impegnarsi e a offrire generosamente parte del proprio tempo e dei propri talenti.”

L’Arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale, ha osservato che “la visita del Santo Padre è stato un evento ricco di grazia e fonte di grande gioia per molte persone”.

Ed ha espresso l’auspicio “che la nuova iniziativa ‘Some Definite Purpose’ possa aiutare ogni membro della comunità cattolica e ogni non cattolico, a dare un contributo positivo e di fede alla vita del Regno Unito”.

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Per maggiori informazioni: www.thepapalvisit.org.uk/Visit-Legacy

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ZENIT Staff

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