Dolore della Santa Sede per l'assassinio di Shahbaz Bhatti

“Un nuovo fatto di violenza di terribile gravità”, afferma padre Lombardi

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 2 marzo 2011 (ZENIT.org).- La Santa Sede ha accolto con preoccupazione e dolore la notizia dell’assassinio del ministro pakistano per le minoranze, il cattolico Shahbaz Bhatti, avvenuto questo mercoledì mattino a Islamabad per mano di un commando armato.

Il ministro aveva difeso pubblicamente Asia Bibi, la donna cristiana accusata di presunto oltraggio al Profeta Maometto e condannata a morte per impiccagione il 7 novembre da un tribunale nella provincia del Punjab.

Rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, il direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, ha commentato: “l’assassinio del ministro pakistano per le minoranze, Shahbaz Bhatti, è un nuovo fatto di violenza di terribile gravità. Esso dimostra quanto siano giusti gli interventi insistenti del Papa a proposito della violenza contro i cristiani e contro la libertà religiosa in generale”.

“Bhatti era il primo cattolico a ricoprire un tale incarico – ha aggiunto –. Ricordiamo che era stato ricevuto dal Santo Padre nello scorso settembre e aveva dato testimonianza del suo impegno per la pacifica convivenza fra le comunità religiose del suo Paese”.

“Alla preghiera per la vittima, alla condanna per l’inqualificabile atto di violenza, alla vicinanza ai cristiani pakistani così colpiti dall’odio, si unisce l’appello perché tutti si rendano conto dell’urgenza drammatica della difesa della libertà religiosa e dei cristiani oggetto di violenza e persecuzione”, ha infine concluso.

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ZENIT Staff

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