L'unità tra ortodossi e cattolici salverà il cristianesimo in Medio Oriente

Intervento al Sinodo del rappresentante del Patriarca di Costantinopoli

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ROMA, venerdì, 22 ottobre 2010 (ZENIT.org).- L’unità tra ortodossi e cattolici non è solo un comandamento di Cristo ma anche il metodo più efficace per garantire la presenza cristiana in Medio Oriente, ha detto il rappresentante del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. 

Sua Eminenza Emmanuel Adamakis, Metropolita di Francia, è intervenuto questo giovedì davanti all’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, per rivolgere il saluto del Patriarca e sottolineare “le buone relazioni che le nostre Chiese mantengono attualmente”.

Per questa ragione, il rappresentante ecumenico ha affermato che “la speranza tangibile di una prossima unione avrà un effetto catalizzatore”.

“Un’unione garantirebbe il permanere della presenza cristiana localmente”, ha poi assicurato.

Rivolgendosi ancora al Sinodo, il Metropolita ha sottolineato che “il mondo attende da questa riunione un messaggio forte, che siano proposti dei gesti concreti”.

“Auspichiamo che questo Sinodo rafforzi i legami che uniscono tutti i cristiani della regione, con chiarezza, coraggio e amore”, ha aggiunto.

“Ma anche – ha concluso – che, evitando qualsiasi paternalismo eccessivo nei confronti dei cristiani d’Oriente, sappiamo anche noi metterci alla scuola della loro realtà. È dunque nostro dovere, per non dire nostra responsabilità, che questo Sinodo non si aggiunga alla lunga lista degli incontri senza domani, quanto meno per rispetto verso coloro che soffrono e per impegno verso la nostra fede”.

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ZENIT Staff

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