L’attentato è avvenuto questa domenica, quando il Cardinale Gabriel Zubeir Wako stava presiedendo una celebrazione eucaristica presso il Comboni Playground di Khartoum.
Ogni anno, i cattolici dell’Arcidiocesi di Khartoum celebrano la festa di San Daniele Comboni il 10 ottobre, giorno in cui egli morì a Khartoum nel 1881.
Comboni ha “fondato” la Chiesa cattolica in Sudan. Il Cardinale Wako è il suo settimo successore e il primo Vescovo sudanese a succedere a Comboni come Arcivescovo di Khartoum.
L’attentatore, identificato con Hamdan Mohamed Abdurrahman, si è infiltrato tra i fedeli e si è unito ai danzatori sull’affollato palco su cui era stato eretto l’altare.
Si è poi avvicinato verso il porporato fingendo di danzare e ondeggiando un pugnale. Il maestro di cerimonie, Barnaba Matuech Anei, che era vicino al Cardinale, ha individuato l’uomo in tempo e lo ha disarmato, consegnandolo poi alle guardie.
“Dobbiamo conoscere il suo background e la sua identità”, ha detto Barnaba Matuech, sottolineando che è necessario sapere se l’attentatore ha agito da solo o c’è qualcuno che lo ha spinto a cercare di uccidere il Cardinale.
La Chiesa cattolica ha sporto denuncia contro l’attentatore, che interrogato questo lunedì presso il Comitato Militare Centrale delle Forze Armate Sudanesi ha detto di essere un arabo Misseriya dello Stato del Kordofan Meridionale.
Gli esperti internazionali hanno avvertito che la vita dei cristiani nel Nord Sudan sarebbe messa in pericolo se il Sud Sudan decidesse di separarsi nel referendum sull’autodeterminazione previsto per gennaio.