Cardinal Bertone: i giornalisti cattolici possono aprire la società a Dio

Omelia nel congresso mondiale della stampa cattolica

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 6 ottobre 2010 (ZENIT.org).- I mezzi di comunicazione cattolici hanno la sfida di aprire la società a Dio, sostiene il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Benedetto XVI.

Il porporato lo ha spiegato ai 230 comunicatori provenienti da 83 Paesi che partecipano al congresso mondiale della stampa cattolica, convocato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, che il Papa concluderà questo giovedì in Vaticano.

Nell’omelia che ha rivolto loro durante una Messa concelebrata questo mercoledì nella Basilica di San Pietro, il Cardinale ha spiegato che i giornalisti cattolici, “come gli altri, sono chiamati a informare e formare”, ma devono anche contribuire “all’annuncio di Cristo e all’apertura della società a Dio”.

Ha quindi invitato i comunicatori a mostrare “la plausibilità del rapporto che lega ragione e fede in un confronto rispettoso e chiaro con le diverse posizioni presenti nel dibattito pubblico”.

Ciò, ha avvertito, deve avvenire “senza cedere alla tentazione di dare spazio a interessi di parte o settari – politici, economici o persino religiosi -, per servire senza tradimenti soltanto quello che Manzoni chiamò ‘il santo vero’, la verità”.

Si tratta di un compito grande, ha sottolineato, se si tiene anche conto “della povertà delle risorse disponibili. Ma proprio questa condizione fa parte dello stile con cui il Regno di Dio si fa strada. La vostra ricchezza e forza è nel Vangelo che comunicate, il vostro sostegno è Dio. Fategli spazio”.

La Messa a San Pietro è stata concelebrata da dodici presuli, tra cui l’Arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del dicastero delle Comunicazioni Sociali, e da una sessantina di sacerdoti.

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ZENIT Staff

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