Boom dei Francescani dell'Emmanuele in Camerun

Nel Paese c’è l’80% dei membri dell’Ordine

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ROMA, domenica, 3 ottobre 2010 (ZENIT.org).- I Francescani dell’Emmanuele stanno vivendo un vero e proprio boom in Camerun. Su 75 membri totali dell’Ordine, infatti, ben 60 si trovano nel Paese africano.

Fr. Denis-Antoine ha spiegato all’associazione caritativa Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) che in Camerun l’Ordine è stato avviato nel 1999 dopo che un sacerdote diocesano della città di Nkongsamba, nell’ovest del Paese, era venuto a conoscenza dei Francescani dell’Emmanuele attraverso un giornale e aveva chiesto che aiutassero un gruppo di parrocchiani che volevano vivere la spiritualità di San Francesco.

“Su richiesta del Vescovo, siamo arrivati e abbiamo iniziato a formare una fraternità di membri laici”, ha ricordato il religioso, sottolineando che l’Ordine è nato a Montreal (Canada) nel 1985.

“Con il tempo i gruppi si sono estesi, si sono stabilizzati e moltiplicati”. Molti dei giovani membri laici hanno chiesto di diventare frati.

“Nel 2005, allora, sono arrivato con un giovane fratello laico dal Canada in Camerun per avviare la fondazione della prima casa di formazione”, ha aggiunto fr. Denis-Antoine.

“Con l’aiuto di alcuni benefattori, tra cui ACS, i frati hanno costruito un convento con 18 camere e le strutture per la comunità e la sua missione”.

Da allora la comunità di Nkongsamba è cresciuta, e ora ci sono 17 frati in formazione e 8 già professi.

I frati vengono formati per occuparsi di assistenza sanitaria, catechesi e agricoltura.

Su richiesta del Vescovo, i Francescani dell’Emmanuele hanno anche istituito un centro spirituale che ospita ritiri e sessioni di formazione per gruppi provenienti da tutto il Camerun.

La comunità si occupa anche dei membri più poveri della società ed è coinvolta nel lavoro di parrocchia, nell’assistenza ai giovani e nella cappellania nelle carceri.

Fr. Denis-Antoine ha descritto come l’Ordine si sia esteso anche alle Diocesi vicine di Bafoussam e Douala.

A Douala di recente è stata avviata una fraternità laica locale, composta soprattutto da giovani adulti, e c’è il progetto di aprire un convento l’anno prossimo.

Spiegando la missione in questa zona, fr. Denis-Antoine ha detto che i frati “aiuteranno la nostra missione regolare e si incaricheranno anche di un orfanotrofio con 30 bambini che ha bisogno di gestione e supervisione”.

I Francescani lavorano inoltre per allestire un dispensario e un reparto di maternità in uno dei quairteri più poveri della città.

“Il messaggio principale che vogliamo lasciare è che siamo lì, presenti accanto alle persone, sperando di dare loro questa testimonianza di vita del Vangelo sulle orme del nostro padre, San Francesco”, ha aggiunto il frate.

“Le nostre fraternità di membri laici sono coinvolte nelle solidarietà con i poveri e i bisognosi per migliorare le loro condizioni. E’ per questo che crediamo che un impegno spirituale alla vita evangelica abbia un profondo impatto sociale, soprattutto sulla vita degli individui che compiono questa scelta, ma anche sulla vita della società in generale”.

Il frate ha quindi espresso la sua “sentita gratitudine” ad ACS per l’aiuto che fornisce.

“Essendo una comunità francescana, siamo poveri e abbiamo davvero bisogno di sostegno finanziario, come quello fornito da ACS, per la realizzazione della nostra missione francescana nella Chiesa”.

“Grazie ad ACS e a tutti i benefattori per l’aiuto che abbiamo già ricevuto e per aver ascoltato questa nuova richiesta di sostegno, dandoci l’opportunità di essere le vostre mani e il vostro cuore per il popolo dell’Africa”, ha concluso.

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ZENIT Staff

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