CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 28 giugno 2010 (ZENIT.org).- Nella Chiesa, solo il Papa ha la competenza per accusare un Cardinale. Lo afferma la Santa Sede in un comunicato reso pubblico al termine dell’udienza concessa questo lunedì da Benedetto XVI al Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna.
L’incontro voleva chiarire la polemica provocata da alcune dichiarazioni recenti del porporato a proposito del caso del suo predecessore, il defunto Cardinale Hans Hermann Groër, che si dimise nel 1995 quando venne accusato di abusi sessuali da un ex seminarista, minorenne all’epoca dei fatti.
Il Cardinale Schonbörn, in alcune dichiarazioni a un gruppo di giornalisti concesse il 28 aprile e publicate il giorno dopo, aveva fatto intendere che il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato con Giovanni Paolo II, avrebbe impedito l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul Cardinale Groër per “ragioni diplomatiche”.
Benedeto XVI ha ricevuto all’inizio da solo il Cardinale Schönborn, suo ex alunno, per parlare della questione. In seguito si sono uniti all’incontro i Cardinali Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, e Tarcisio Bertone, Segretario di Stato.
In primo luogo, è stato ricordato che “nella Chiesa, quando si tratta di accuse contro un Cardinale, la competenza spetta unicamente al Papa; le altre istanze possono avere una funzione di consulenza, sempre con il dovuto rispetto per le persone”.
Secondo il comunicato, nella seconda parte della riunione “sono stati chiariti e risolti alcuni equivoci molto diffusi e in parte derivati da alcune espressioni del Cardinale Christoph Schönborn, il quale esprime il suo dispiacere per le interpretazioni date”.
In concreto, la discussione ha affrontato la polemica provocata dall’uso della parola “chiacchiericcio” da parte del Cardinal Sodano nel discorso pasquale a Papa Benedetto XVI.
La parola utilizzata “è stata interpretata erroneamente come una mancanza di rispetto per le vittime degli abusi sessuali, per le quali il Cardinale Angelo Sodano nutre gli stessi sentimenti di compassione e di condanna del male”, afferma il comunicato.
Nei colloqui è stato affrontato anche il tema di certe dichiarazioni dell’Arcivescovo di Vienna sulla questione del celibato sacerdotale.
La nota vaticana afferma che il Cardinale Schönborn “ha voluto chiarire il senso esatto di sue recenti dichiarazioni circa alcuni aspetti dell’attuale disciplina ecclesiastica”.
Al termine della riunione, il Papa, ricordando “con grande affetto” la sua visita pastorale in Austria, nel settembre 2007, ha voluto inviare “il suo saluto ed incoraggiamento” alla Chiesa nel Paese, augurandole “una rinnovata comunione ecclesiale”.