Benvenute le scuse del Governo britannico per la Bloody Sunday

L’episcopato irlandese condivide la gioia delle famiglie delle vittime

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MAYNOOTH, lunedì, 21 giugno 2010 (ZENIT.org).- I Vescovi d’Irlanda hanno accolto favorevolmente il rapporto sulla cosiddetta Bloody Sunday del 1972, che riconosce che i soldati britannici spararono sulla folla che partecipava a una manifestazione pacifica.

“Diamo il benvenuto alle conclusioni del Report of the Bloody Sunday Inquiry e condividiamo la gioia e il sollievo delle famiglie delle vittime e dei feriti”, segnala un comunicato della Conferenza Episcopale Irlandese pubblicato mercoledì.

Con la pubblicazione del Rapporto, martedì, e un intervento in Parlamento del Primo Ministro britannico David Cameron, il Governo della Gran Bretagna ha riconosciuto la propria colpa in questo avvenimento del conflitto dell’Ulster avvenuto il 30 gennaio 1972, che provocò 14 morti.

I Vescovi d’Irlanda hanno sottolineato la propria riconoscenza al Vescovo Edward Daly e ai “tanti sacerdoti la cui partecipazione alla Bloody Sunday e alle sue conseguenze è meritatamente riconosciuta”.

Vari presbiteri testimoniarono allora che i morti non erano armati, come affermarono anche alcuni militari, e sostennero le vittime.

Nel suo comunicato, la Conferenza Episcopale Irlandese ha anche riconosciuto “il dolore e la sofferenza di molte persone che hanno perso i propri cari in queste isole durante gli scontri”.

“Continueremo a portare tutti loro nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere”, hanno garantito.

L’episcopato si è quindi riferito a “tutti i politici che hanno contribuito a funzioni di leadership e alla costruzione di una pace solida”, riconoscendo anche “la leadership pastorale mostrata dai rappresentanti delle altre Chiese cristiane”.

Il testo termina con un appello “a tutti coloro che sono ancora coinvolti nella violenza, perché riconoscano la futilità di questo approccio”. Chiede poi loro “di tornare a un cammino politico costruttivo per raggiungere i propri obiettivi”.

Fino a questo momento, il Governo britannico non aveva riconosciuto ufficialmente la propria responsabilità nella Bloody Sunday.

Ad ogni modo, già il Primo Ministro Tony Blair aveva preparato il cammino promuovendo nel 1998 la creazione di una commissione d’inchiesta indipendente sui fatti, una decisione che ha favorito gli Accordi di Pace dell’Irlanda del Nord di quell’anno.

Negli ultimi anni, i lavori della commissione avevano già aiutato a migliorare le relazioni tra la comunità cattolica e quella protestante.

Ora, dopo il riconoscimento della colpa da parte del Governo britannico, il principale Ministro nordirlandese, l’unionista Peter Robinson, ha sottolineato che questo capitolo del conflitto dell’Irlanda del Nord deve finire qui.

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ZENIT Staff

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