Il grazie dell’Azione cattolica ai presbiteri

Share this Entry

ROMA, mercoledì, 9 giugno 2010 (ZENIT.org).- “Alla vigilia della conclusione dell’Anno sacerdotale i laici dell’Azione cattolica italiana vogliono dire il loro grazie a tutti i sacerdoti e ai tanti assistenti dell’associazione che nelle realtà locali, diocesane e regionali, e nelle strutture nazionali, hanno accompagnato la crescita dei ragazzi, dei giovani e degli adulti”. E’ questo il contenuto di una nota diffusa oggi, 9 giugno, dalla Presidenza nazionale dell’associazione ecclesiale e intitolata “Il grazie dell’Azione cattolica ai presbiteri ‘collaboratori della nostra gioia’”.

“L’Associazione – afferma la nota richiamando la Lettera della Presidenza nazionale dell’AC ai Presbiteri che sono in Italia dello scorso 2 maggio 2010 – nella sua ricca tradizione e nella vita ordinaria, ha vissuto e continua a vivere i legami tra laici e presbiteri in una comunione che si nutre di amicizia spirituale e che si alimenta nella corresponsabilità del servizio alla missione della Chiesa”.

“Come Azione Cattolica – prosegue la nota – ci stringiamo ai sacerdoti per essere in ogni territorio segno di quell’unità che può parlare di Vangelo alla gente di oggi, di quella comunione che è promessa e impegno per tutti e che, in vissuti connotati dalla solitudine, dalla diffidenza e dall’individualismo, rimanda alla pace e alla serenità cui ogni donna e ogni uomo aspirano”.

“Con i nostri presbiteri – afferma la Presidenza nazionale dell’Azione cattolica – vogliamo rinnovare le nostre proposte, curando relazioni autentiche e desideriamo proporre esperienze di formazione per il quotidiano, che si traducano in recupero della popolarità della fede cristiana”.

Questo oggi “è quanto mai urgente alla luce anche delle accuse generalizzate – come scrivono i vescovi italiani nel messaggio ai presbiteri a conclusione dell’Anno sacerdotale – che hanno prodotto amarezza e dolore”, consapevoli che, come scrivono ancora i vescovi, “la compagnia del Signore ci assicura che il male non avrà mai l’ultima parola, perché chi si fa carico del proprio peccato può sempre rialzarsi e riprendere il cammino”.

Sostenuta e accompagnata dall’esperienza sacerdotale, l’Azione Cattolica “vuole stare e spendersi nelle situazioni della vita che invocano la presenza di noi laici o che richiedono una nostra riflessione, con una testimonianza credibile e rispettosa dell’altro”.

“Guidati dal ministero dei nostri presbiteri – afferma ancora la nota -, desideriamo esercitare la simpatia della comunità cristiana non solo rafforzando l’ascolto e il dialogo, ma continuando ad abitare e sostenere evangelicamente sempre più i luoghi dell’affettività, della presenza pubblica, del dolore”.

“Per vivere – conclude la Presidenza nazionale di Azione cattolica – sempre più autenticamente al servizio della missione della Chiesa”.

Sempre in occasione delle celebrazioni di chiusura dell’Anno sacerdotale, il Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) ha invitato i sacerdoti assistenti dell’associazione di tutti i paesi del mondo, presenti a Roma per il Convegno internazionale dei sacerdoti “Fedeltà di Cristo, Fedeltà del sacerdote”, a un momento di preghiera e di fraternità, presieduto da mons. Domenico Sigalini, assistente generale dell’Azione cattolica italiana e assistente ecclesiatico del Fiac .

L’incontro si svolgerà domani 10 giugno alle ore 16.30 presso l’Aula Bachelet della Domus Mariae (via Aurelia, 481) e terminerà in tempo per permettere la partecipazione alla Veglia in piazza S. Pietro presieduta da Benedetto XVI, prevista alle ore 20.30.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione