Il Papa: “tra fede cristiana e ragione sussiste una naturale armonia”

Catechesi per l’Udienza generale dedicata a San Tommaso d’Aquino

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ROMA, giovedì, 3 maggio 2010 (ZENIT.org).- San Tommaso d’Aquino “mostrò che tra fede cristiana e ragione sussiste una naturale armonia”. Lo ha detto Benedetto XVI questo mercoledì in occasione dell’Udienza generale in cui è tornato a parlare dei pensatori cristiani del Medioevo.

Richiamando i momenti salienti della vita del grande teologo del Duecento, il Pontefice ha spiegato come il giovane Tommaso si distinse nell’interpretazione della filosofia aristotelica, che da alcuni era accolta con “entusiasmo acritico” e da altri temuta perché ritenuta “in opposizione alla fede cristiana”.

Tommaso d’Aquino, alla scuola di Alberto Magno, riuscì invece a “distinguendovi ciò che era valido da ciò che era dubbio o da rifiutare del tutto, mostrando la consonanza con i dati della Rivelazione cristiana e utilizzando largamente e acutamente il pensiero aristotelico nell’esposizione degli scritti teologici che compose”.

Tommaso fu un uomo di “eccellenti doti intellettuali” come dimostra la “poderosa” Summa Theologiae, ma fu anche “un maestro di pensiero e modello del retto modo di fare teologia” nonché un uomo capace di essere compreso anche quando si rivolgeva al popolo, che “volentieri andava ad ascoltarlo”.

“È veramente una grande grazia – ha commentato a questo proposito il Papa –, quando i teologi sanno parlare con semplicità e fervore ai fedeli. Il ministero della predicazione, d’altra parte, aiuta gli stessi studiosi di teologia a un sano realismo pastorale, e arricchisce di vivaci stimoli la loro ricerca”. 

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ZENIT Staff

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