Il Papa invoca la solidarietà per il Guatemala dopo l'urgano “Agatha”
ROMA, giovedì, 3 giugno 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso il suo profondo dolore per le vittime e i danni provocati in Guatemala dal passaggio della tempesta tropicale Agatha ed ha incoraggiato i cristiani a “sentimenti di ardente carità” verso la popolazione colpita.
In un telegramma a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato al Nunzio in Guatemala, mons. Paul Richard Gallagher, Benedetto XVI si è detto “profondamente addolorato nell’apprendere i disastri naturali che stanno colpendo questa amata nazione, causando vittime, feriti e numerosi danni materiali, e lasciando senza casa molte famiglie”.
Dopo aver mostrato la sua vicinanza e aver espresso parole di consolazione, il Papa ha incoraggiato “nella comunità cristiana sentimenti di ardente carità, per collaborare nella ricostruzione delle zone devastate”.
Il Santo Padre ha infine lanciato un appello alla comunità internazionale e a tutti gli uomini di buona volontà affinché “mossi dalla solidarietà fraterna, forniscano un’assistenza efficace a questo Paese perché superi questi momenti difficili”.
A questo propostio, il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, come segno del concreto amore del Papa per i guatemaltechi, invierà presto aiuti alla popolazione del piccolo Paese centroamericano.
L’uragano Agatha che ha colpito nelle ultime ore diversi paesi dell’America Centrale, ha avuto conseguenze molto gravi in Guatemala. Il Governo ha fatto sapere che ci sono finora più 150 morti e più di 150 dispersi; gli sfollati sarebbero invece 120.000 mentre le persone colpite 55 mila. Numerosi anche i danni alle infrastrutture: almeno 300 i ponti crollati.
Inoltre, il paese, che era già stato colpito dall’eruzione del vulcano Pacaya, situato non lontano dalla capitale, ha avuto gravi perdite nel settore agricolo. Le autorità hanno fatto sapere che le perdite potrebbero ammontare al 60% del raccolto di caffè, la principale risorsa economica del paese.